importano poco le ragioni per le quali quetto passo avanti è stato fatto: q11el che conta è che sia stato fatto. E quel che conta, altresì, è ,che alle parole seguano i fatti, che le affermazioni di Sa/,isburgo .siano calate nella trama di una coerente e ferma azione politica. Per paradossale che ciò possa sembrare è proprio l'atmosfera di distensione che è ali'origine del fatto che negli ulti~-nimesi i problemi del 'rilanJ cio europeo' siano avvertiti con particolare acutezza da larghi settori della classe dirigente italiana. L'atmosfera di distensio1ie ha gettato, e ancora di più getterà nel futuro, una luce cruda sulla debolezza e la provvisorietà dei legami dei paesi dell'Ovest europeo tra loro, sulla insipz'enza di coloro che pensavano di poter ancora star alla pari in un confronto di colossi. La tendenza alla restaurazione nazionale, che si era disegnata nell'ultimo anno? agevolata dalla congiuntura economica favorevole, si dimostra ancora una volta in tutta la sua arcaicità nell'evoluzione della congiuntura internazionale. E qui il discorso tocca assai da vicino il Partito Socia/,ista. Fino a quando l'on. Nenni crede di poter andare innanzi coi viaggi a Mosca e a Pechino, con i sogni di mediazione, con gli elogi della distensione? Fino a quando l'on. Nenni crede di poter a questo modo continuare ad evitare il nodo della questione? Il problema non è solo, anzi non è tanto quello della ripercussione del cosiddetto 'spirito di Ginevra' all'interno del nostro paese, quanto quello delle ripercussioni della eventuale nuova congiuntura internazi'onale sul nostro paese, .sull'avvenire del nostro paese. I socialisti italiani non possono più a lungo eludere la questione che si pone a tutti i socialisti europei, a tutti i paesi europei: la questione di ttno spazio economico meno angusto e soffocante di quello nazionale. L'America, l'Inghilterra, l'Unione Sovietica sono grandi spazi economici perchè sono grandi aree politiche; l'Europa è un mosaico di aree politiche precarie e quindi di spazi economici insufficienti. I socialisti, di fronte alla questione europea, per dignità di partito moderno, non possono scegliere lo status quo, non possono correre il rischio di trovarsi isolati dalle altre correnti democratiche, allineati soltanto, impli'citamente, sulle posizioni del M.S.I., per il naziona/,ismo economico e l'autarchia. L' on. Nenni si è sempre vantato di allineare le sue posizioni di politica estera su quelle della socialdecrazia tedesca Forse non è privo di significato il fatto che i deputati socialdemocratici della Germania Occidentale abbiano recentemente chiesto l'aumento dei poteri dell'organo sopranazio- [s] Bibl0teca Gino Bianco
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