del Sud. I sintomi sono i soliti (e chi di noi non li ha accusati, qualche volta?): « Racconto a mia moglie che quando in .ufficio mi d~mandano se è vero che sono comunista, rispondo di sì; anzi, ormai, non me lo chiedono più e io provo gusto a rafforzarli in tale convinzione. Ella mi rimprovera, perchè non è vero. Replico che, con loro, sono di nuovo, completamente comunista ... » (p. 50). Da tali smarrimenti emotivi conviene riprendersi, perchè rinunziare ed abbandonarsi sarebbe un comodo pretesto da intellettuale; mentre ci sono gli altri, gli imputati, che attendono semplicemente serenità e giustizia. Sia pure quella - umana, manchevole - che possiamo dargli noi. NELLO AJELLO f6rl I Bibloteca Gino Bianco
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