Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

• Editoriale Negli ultimi mesi l'Europa è rimbalzata da Messina a Bruxelles, da Bruxelles a Noordwjik: il solo risultato concreto, indiscusso, visibile, di questa peregrinazione è stato il rinvio dal I O al 31 ottobre della data ,entro la quale le commissioni tecniche create a Messina dovranno consegnare i loro rapporti. Quanto al resto, stretti tra i commenti alla Conferenza dei Quattro Grandi e l'aspettativa del viaggio a Mosca di Adenauer, fra i commenti del viaggio a Mosca di Adenauer e l'aspettativa della Conferenza dei Quattro Ministri degli Esteri, i responsabili della politica estera dei paesi della C.E.C.A. non hanno fatto molto di più che 111anifestarei loro buoni propo·- siti. Qualcuno, anzi, .r-en'è quasi di·menticato: Pinay, ad esempio, imbarazzato dai guai africani; qualche altrio l'ha fatto per procura: von Brentano, occupato nei preparati.vi del viaggio oltrecortina. In Italia, invece, l'anniversario della morte di De Gasperi, che è caduto nello scorso agosto, ha dato all'iniziativa del rilancio europeo l'accento patetico e la commovente suggestione della commemorazione: e si sa quanto gli oratori siano sensibili nel nostro paese a questi argomenti. Frattanto ci è capitato più di una volta di restane smarriti innanzi alla tli.t:involturacon cui si è parlato in Franci·a e anch:e in Italia di ri~orno alla convertibilità. Su questo punto veramente il nazionalismo puntiglioso e stupido del tipo ' quota 90' è supleratosolo dall'irresponsabilità.Dovrebbe essere chiaro per tutti che la corsa alla convertibilità sarebbe la peggiore sciagura che potrebbe capitare al nostro paese (e, sebben.e talvolta non se ne rendano conto, ai francesi). Se la Germania e i paesi del Benelux do_veisJero veramente rendere convertibili le loro mo.nete, si creerebbe automaticamente una discriminazione nel mercato europeo; e i m,ercati della Germania e del Benelux, di paesi che hanno cioè una moneta forte e un ., Bibloteca Gino Bianco

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