In questo senso siamo contro tutte le retoriche del campanile. I campanili anzi li lasciamo vo.Ientieri al meridionalismo di complemento dei comunisti: ·al meridionalismo, cioè, ·che è contro l'emigrazione, contro il turism·o, e a favore· delle leggi speciali (nella speranza di realizzare, attraverso quest'ultime, più che il risanamento di Palermo o lo sviluppo del Molise, una fruttuosa raccolta di firme locali; possibilmente tutte le firme del P.S.I. e molte firme di indipendenti). E anche qui p-uò valere una ci,tazione di Salvemini; di quel Salvemini a proposito del quale, or è qualche mese, la felina malizia dei comunisti di Cronache meridionali voleva addebitarci un colpevole silenzio, non avendo Nord e Sud preso in considerazione certe contumelie fasciste contro di lui. Certo, la « rispettosa solidarietà » che allora Alicata manifestava per Salvemini ha ora subìto un fiero colpo, se l'autorevole parlamèntare ha letto,· nella prefazione al citato volume salveminiano, che cc i -comunisti cercan·o ovunque i punti d'appoggio per sollevare il più esteso malcontento possibile, e no,n per proporre rimedi che attenuino il disagio. E in quel lavoro per reclutar comunque malcontenti promettono tutto a tutti, anche se quel che fann·o sperare agli uni fa a pugni con quello che fanll'O sperare agli altri ». n.d.r. Napoli 1955 Un osservatore frettoloso delle attuali co·ndizioni della città di Napoli può rimanere gradevolmente colpito da alcuni aspetti esteriori, specie nella zona centrale, della vita cittadi,na. Toledo e Chiaia, le tradizionali vie dei negozi eleganti e della fian,erie napoletana, decorosamente pavimentate con cubetti di porfido; ricchi sotto ... passaggi, anche se di discutibile gusto, in Piazza S. Ferdinando, che ostenta grossi vasi di terracotta ed un'ampia aiuola centrale ricolmi di fiori pregiati; una dosata illuminazione della piazza che vu·ol dare rilievo alle facciate,, ripulite, del teatro S. Carlo e del Palazzo Reale. E, mentre si sconvolgono altre vie del centro., anditi s'innalzano intorno· alle fontane, ai monumenti e nella Galleria Umberto I, a togliere polvere ed a disincrostare tracce del tempo. Al visitatore frettoloso, al turista, colpito· da questa « lavata di faccia », vien voglia di esclamare che Napoli si è trasformata, ben s'intende in meglio. E qualcuno l'ha detto o scritto. \ BiblotecaGino Bianco
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