• Al quale - vorrei soggiungere, concludendo questa parte delle mie considerazioni - si riconnette il problema della riforma del credito agrario, e così strettamente, che lo studio dei problemi del finanziamento della trasformazione agraria dovra anche comprendere quello della più adatta riorganizzazione del credito, capace di servire di integrazione a questa . . ' att1v1ta. *** Un altro punto sul quale vorrei richiamare l'attenzione, è quello della situazione nella quale verrà a trovarsi - sempre nei comprensori in esame - la piccola e piccolissima proprietà, contadina e non, formatasi attraverso lo spontaneo processo della dinamica fon diaria. Il peso di questa piccola e piccolissima proprietà è dovunque considerevole e talvolta molto ingente. La situazione è particolarmente grave perchè si tratta di terre molto spesso più bisognose d'intervento e più suscettibili di trasformazione che non quelle rimaste nelle mani della grande e media proprietà o passate nelle mani degli Enti di riforma, e perchè si tratta di proprietari molto più degli altri sprovveduti di capitali e di capacità tecniche e imprenditoriali e in non pochi casi più «assenteisti» di • • • • • quanto 1 grossi <<assente1s»t1non siano. La definizione di una politica nei riguardi di questo grosso problema sembra quanto mai urgente, ma è tutt'altro· che facile. La semplice imposizione degli obblighi di bonifica, connessa alla co~cessione di contributi statali e di facilitazioni creditizie e di. finanziamento - che, energicamente applicata, può essere valida a realizzare la trasformazione delle medie e grandi proprietà - rischia di dimostrarsi del tutto inefficace con questi piccoli e piccolissimi proprietari. L'esproprio o l'acquisto forzoso delle loro terre per destinarle a un organizzato processo di colonizzazione di Stato urterebbe inevitabilmente contro ostacoli politici difficilmente valicabili. Occorre, quindi, ricercare altre vie. . . A titolo indicativo - e per mantenersi fedele al carattere di questo articolo - dirò subito in qual senso vedo possibile la soluzione. Si dovrebbe far obbligo, anzitutto, ai consorzi di bonifica di ognuno di quei comprensori di eseguire nel più breve tempo possibile, ma nel Bibloteca Gino Bianco
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