Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

I << Tali questioni, - ho scritto - a ben guardarle, si riducono a tre. 1) I vecchi proprietari, avvezzi all'agricoltura estensiva e al sistema degli affitti, non sono capaci spesso di diventare essi stessi gli imprenditori della complessa e costosa trasformazione e della nuova agricoltura e debbono, quindi, essere sostituiti. 2) I capitali richiesti dalla trasformazione sono così cospicui da non essere quasi mai disponibili in misura sufficiente nelle mani dei vecchi proprietari o in quelle dei nuovi, costretti a destinar nel1' acquisto delle terre buona parte delle loro sostanze, cosicchè resta aperto il problema di come attirare e garantire i cospicui capitali privati richiesti. 3) L'attuale organizzazione del credito è tale da dimostrarsi incapace di fornire, a tassi sopportabili, il credito d'integrazione alle nuove imprese, anche quando esse siano provvedute dei capitali iniziali, cosicchè una riforma del credito agrario a questi fini resta all'ordine del giorno ». La prima delle questioni è certo la più delicata, ma non è la più grossa. Quando avranno la certezza che l'epoca della indecisione da parte del Governo è finita, che i tempi nell'osservanza degli obblighi di progettazione e di esecuzione saranno scrupolosamente rispettati e che le possibilità di finanziamento esterno e di contribuenza statale sono realmente aperte e accessibili, i medi e grandi proprietari di questi comprensori prenderanno tutti le loro decisioni. Alcuni si accingeranno - e già oggi ce ne sono, avviati a far questo, molti più di quanti non si creda o non si voglia far credere - ad assumersi loro la responsabilità dell'impresa; e ci sarà tutto da guadagnare, perchè - opportunamente assistiti - essi si dimostreranno , i più validi e i più solidi, per esser quelli che meglio si sanno muovere nell'ambiente, che conoscono palmo a palmo la loro terra e che, avvezzi alle avversità naturali di quelle zone, sapranno meglio resistere agli inevitabili momenti di depressione. Altri, viceversa, - saranno forse parecchì - si decideranno a vendere, o a combinar con altri le loro forze. Per rendere più facile la eventuale spontanea sostituzione di questi ultimi, un'apposita azione potrebbe essere sviluppata - e l'organo più adatto a svilupparla potrebbe forse essere l'Associazione Bonifiche - avviGinando possibili compratori..Jimprenditori ai venditori, assenteisti, ai'lltando ad elaborare e stipulare (come sta avvenendo, ad esempio, nel Campidano d'Oristano) speciali contratti a miglioria tra imprenditori esterni e proprietari semi-assenteisti, dando vita, nei casi adatti, alla costituzione di Bibloteca Gino Bianco

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