Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

La << gestione >>lo lasciò fare, sino a che rimase in vita il governo del tripartito, ma non potè sopportare atteggiamenti critici verso la D.C. quando ministro della Marina Mercantile divenne il democristiano Cappa, e sottosegretario alla emigrazione il democristiano Dominedò. Temendo però nuove reazioni da parte dei tipografi, Lauro non affrontò la questione direzionale apertamente, ma la aggirò, da buon nocchiero, cercando di imporre al direttore la sostituzione del redattore capo con l'antico direttore del Roma, Carlo Nazzaro, che il Del Secolo stesso aveva difeso dall'epurazione. Alvaro si irrigidì, cadendo così nel trabocchetto tesogli dalla << gestione>>.Congedandosi dalla direzione spiegava così le sue ragioni impartendo una lezione di dignità professionale, di cui sembra oggi si sia perduto il seme: . « Un contrasto sorto con gli editori del Risorgimento 1 a proposito della sostituzione, che essi richiedevano, del redattore capo di questo giornale, persona di mia fiducia, ma ,non degli editori, mi costringe a lasciare il mio posto di direttore. Gli editori di un giornale possono dispensare dal suo incarico -il direttore, ma non un redattore capo o un qualunque redattore, i quali al solo direttore devono rispondere. Tale è la buona regola del nostro lavoro e nell'·osservanza di essa mi congedo dalla redazione e dai lettori del Risorgimento. Lascio duITTquela direzione del Risorgimento da oggi. Con me lasciano questo giornale il corrispondente politico da Roma, Gaetano Natale, e il redattore capo Aldo Paladini. Al termine di questo breve periodo di lavoro riconsegniamo agli editori un giornale tutt'altro diminuito di prestigio, di diffusione, di efficienza. E per non parlare della nostra opera e delle nostre assidue cure, ricorderemo come sia merito dei nostri cronisti in questi pochi mesi se i problemi della vita ~apoletana hanno trovato un'eco nell'Assemblea Costituente, accanto alle urgenti necessità della Nazione ». Era il 15 luglio del '47. In soli quattro mesi il Lauro riusciva nel proprio intento, sostituendo Corrado Alvaro con Alberto Consiglio. La testata del Risorgimento; degradata da quasi tre an11idi direzione del Consiglio, con una breve appendice del Cafiero, scomparve definitivamente solo nell'aprile del 1950, poco dopo la vendita della S.E.M. da parte di Lauro al Banco di Napoli. SALVATORE REA Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==