Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

riata ed affannata cercava le vie della salvezza. Ad indicare quelle vie volli, con devota umiltà, con ferma fede, che questo giornale giovasse. A tale scopo lo serbai aperto ad ogni pensiero liberamente professato, immune da ogni interesse che non fosse quello pubblico, capace di trovare in se stesso, cioè solo nel suo credito e nella sua diffusione, i mezzi per l'esistenza, senza sottrarre succhi al vecchio tronco dell'azienda. Della bontà dei miei intenti mi furono testimonianza, premio, conforto, il consenso ed il favore del pubblico. Volendo ora la « Gestione Quotidiani della S.E.M. » procedere, come essa annunzia, ad U!Ila propria ' sistemazione ' dei suoi giornali, io mi accomiato dai lettori esprimendo loro la mia gratitudine per avermi accompagnato e sorretto nel duro ed assiduo lavoro di questi tre anni, tutto vòlto al rinnovamento politico e morale ». Con Floriano Del Secolo lasciò Il Risorgimento anche Gino Doria. Lauro aveva già trovato il nuovo direttore nella persona di Oreste Mosca, ma non aveva fatto i conti con le maestranze tipografiche della S.E.M.,. le quali si opposero energicamente a che il Mosca varcasse la soglia da cui era poc'anzi uscito Floriano Del Secolo. Ci fu così un breve interregno del «tecnico>> Salvatore Aversa, già redattore-capo con Del Secolo; successivamente venne chiamato alla direzione del Risorgimento Corrado Alvaro, che fu presentato al pubblico dei lettori dalla stessa Gestione con questo « grassetto >>del 7 marzo 1947: « Da oggi assume la direzione del Risorgimento Corrado Alvaro. Della sua fama internazionale di scrittore è superfluo parlare. Giornalista prima nel Resto del Carlino e nel Corriere della Sera, poi nel Mondo fino a quando questo ebbe vita ... Corrado Alvaro dovunque ha lasciato un'impronta personale della sua opera giornalistica. Per amore verso l'Italia meridionale, dove è nato, egli è venuto a dirigere questo giornale che si propone da oggi in poi di trattare sul terreno concreto i nostri maggiori problemi e di portarli sul proscenio della vita nazionale. Così ha inizio la nuova sistemazione del Risorgimen.to. Con Corrado Alvaro il giornalismo napoletano acquista un altro autentico campione della lotta per la democrazia ». Naturalmente questo non era che un diversivo. Alvaro si illuse di poter appoggiare a Napoli, tramite· l'opera di alcuni illustri collaboratori come Guido De Ruggiero, Corrado Barbagallo, Luigi Salvatorelli, Ugo La Malfa, Gabriele Pepe e Giorgio Granata, un indirizzo di sinistra democratica che già trovava voce allora su uno dei grandi quotidiani del Nord. . ' Bibloteca Gino Bianco

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