Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

delle cosiddette << democrazie liberali>>, con l'intervento di alcuni membri del governo Badoglio. Si trattava di gente il cui programma << non era certo quello del rinnovamento democratico, ma piuttosto quello di riesumare il trasformismo prefascista... uomini ormai fuori della realtà mo- , derna, ma proprio per questo egualmente pericolosi nel nostro disgraziato Mezzogiorno», intesi allo << studio di aderire ai successivi detentori del . potere per finalità circoscritte al dominio locale » (2 ). Lo Scaglione, che certo aveva sulla coscienza pe~cati di giacobinismo, ma non era sospettabile di opportunismo (3 ), reagiva apertamente chiedendo allo Scarfoglio - che a Bari aveva recato il saluto << di quanti nella Napoli eroica e martoriata seguono una corrente di idee che, pur non essendo racchiusa in un partito costituito, rappresenta l'opinione politica più diffusa della popolazione napoletana >>- in nome di chi parlasse e se si stentisse « proprio autorizzato a interloquire in nome della stragrande maggioranza napoletana>>.Fu quello l'ultimo sfogo della passione repubblicana di Emilio Scaglione, che doveva poi essere il vicedirettore de L'Azione di Guido Dorso; il 20 febbraio, con la pubblicazione di alcune dichiarazioni del ministro badogliano Vito Reale e della Giunta esecutiva del Comitato di Liberazione, aveva termine la polemica antimonarchica sulle colonne del Risorgimento e il primo ciclo del giornale poteva considerarsi chiuso. C'è ancora la cronaca di un episodio che va notata, magari confrontando certi atteggiamenti di oggi con quelli di allora: alcuni rappresentanti della stampa napoletana, riuniti in assemblea il 4 gennaio del '44 per la elezione di un comitato di ricostruzione sindacale della categoria giornalisti (che fu poi composto da Giuseppe Vorluni, Floriano Del Secolo, Ernesto Lozzi, Michele Parise e Arturo Naddei) inviarono un messaggio augurale ai << collegp.i Alberto Cianca e Alberto Tarchiani, che riscattarono con il loro personale sacrificio la triste servitù, in cui tanta parte della stampa era purtroppo caduta». Il 19 marzo 1944 assumeva la direzione unica del Risorgimento il prof. Floriano Del Secolo, vecchio antifascista e direttore prefascista del Mezzogiorno, che le autorità alleate, dietro affettuoso suggerimento del Croce, ( 2 ) Guino DoRso: La rz'voluzione meridionale~ cit. ( 3 ) Cfr. RENATO GIORDANO: Guido Dorso e << L'Azi·one », in Nord e Sud, n. 3, febbraio 1955. Bibloteca Gino Bianco

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