I Ma, a questo punto, non vorremmo in.correre nella cr.itica di aver nap·oletanizzato questa rubrica. Lasciamo dunque Ansaldo e il Roma, Lauro e la sua orchestra, i « magliari » e Piedigrotta, e trasf eriamo,ci in Sicilia. In Sicilia, dunque, dovrebbe essere costruito, a Palernio, il Palazzo della· Regione: 300.000 metri cubi' per un grattacielo di 33 p,i'ani, più spese d'arredamento, servizi e contorni. Un « palazzo da ventennio » - ha scritto un auto-revole urbanista, Bruno Zevi - ma, in p,iù, cc alto, anzi altissimo, sproporzionato ». Noi aggiungiamo: brutto, costoso, anzi costosissimo e per giunta inutile; chè la cc Regione», per aggiunger.e ai suoi meriti quello di una intensa politica edilizia pop 1olare, invece di costruire « palazzi da ventennio », può restare dove è stata fino ad ora. Siamo comunque contrari alle leggi speciali; ma, tanto meno si giustifica una richiesta del genere, quando, come a Palermo, contemporaneamente si progetta la costruzione di pachidermi in cemento 1 armato per traslocare uffici pubblici' che già dispongono· di una sede, sia pure ristretta e non del tutto funzionale. Ma è doveroso riconoscerlo: c'è stato qualcuno che ha protestato per questo progetto spagnolesco di amministratori megalomani. Vorremmo però che la stampa dedicasse a queste proteste almeno la metà dello spazio che dedica a La Pira. E, naturalmente, vorremmo anche che il n,uovo governo regionale, come ha fatto a meno di mercanteggiare i voti della destra mio~ narchica e fascista in assemblea, così faccia a meno di varare la costruzione del mastodonte littorio. La connessione tra i due fatti può sembrare tropp,o sottile; ma per noi c'è, ed evidente. NEL MEZZOGIORNO le amministrazioni di capiluoghi che furono conquistate circa quattro an,n'Ì or ~ono, dallf estrema desitra, attraver$ano crisi palesi o latenti. Il caso Lauro è il caso limite; ma anche in altri centri si manifestano fenomeni analogh.i; e le lotte intestine, nei consigli comunali, si svolgono, implacabili e grottesche, intorno agli assessorati. Si assiste a frequenti e dis,involte migrazioni di esponenti rrJ,onarchici locali da Covelli a Lauro e da Lauro a Covelli, a seconda che l'una o l'altra adesione consenta la conquista di un assessorato o assuma il carattere di una vendetta per un siluramento. L'estrema destra meridionale si era raccolta) nel 1951, su una piattaforma unitaria di generica opposizione nazionalf ascista per conquistare le amministrazoini locali a nome della vecchia classe dirigente, quella stessa di cui si legge negli art•icoli che Salvemini scriveva intorno al 1900. Si è frantumata nel 1954 e si sta p·olverizzando nel 1955, nelle lo1tte personali per gli assessorati. Si può ritenere che essa ha per,s,o tutto 1 il mordente di cui faceva mostra all'opposiz,ìone. Dopo tutto è stato un bene che abbia conquistato le amministrazioni nel 1951 e nel 1952: così ha dato· la misura di sè agli elettori e fiancheggìatori sprovveduti; così ci si può auguBiblotecaGino Bianco
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