Nord e Sud - anno II - n. 10 - settembre 1955

non sempre oltretutto coincidenti fra loro, con quelli del turista e con quelli più generali del Comune, della Provincia e del Paese, è chiaro che essi potranno assolvere il compito solo nella misura in cui verranno a trovarsi in una condizione di parità, se non di supremazia, con le categorie professionali. Invece, quel dilettantismo e quella generale impreparazione, cl1e non si può non rilevare, mettono sovente questi organismi pubblici in condizioni di manifesta inferiorità nei riguardi delle categorie professionali, . esperte e smaliziate nel loro mestiere, spregiudicate nella loro azione, limitata - e come potrebbe essere diversamente? - agli interessi di categoria. Si verifica, cioè, anche nell'ambito dell'attività turistica, quel feno- · meno più generale, ormai in atto da tempo nel paese, per cui, alle deficienze degli organi di formazione culturale e professionale dello Stato, << sopperiscono » gli uffici studi della grande industria, con tutte le conseguenze facili ad immaginare. La necessità, quindi, di ridimensionare tutta l'organizzazione turistica pubblica, allo scopo, soprattutto, di metterla in condizioni di poter far fronte alle esigenze di un turismo modernamente inteso, va vista anche, e forse principalmente, sotto questo profilo. Ed è da questo angolo visuale che la carenza di appositi uffici studi presso questi Enti, la generale penuria di personale specializzato - che segua e si mantenga in stretto contatto con tutti gli altri paesi ed, in specie, con quelli che maggiormente alimentano le correnti turistiche verso il nostro - si manifestano come fattori assolutamente negativi per la funzionalità di questi organismi pubblici. Si ha l'impressione, in definitiva, che troppo ancora, per quanto riguarda il turismo, sia affidato alla sola iniziativa privata. Or non è che non si abbia fiducia in essa o che la si voglia costringere e coartare; ma è evidente che oggi vi sono compiti ed attività da svolgere alle quali essa non può strutturalmente arrivare. NAPOLI - CITTÀ. Nella sua stragrande maggioranza, se 110naddirittura nella totalità, l'afflusso turistico a Napoli ed in tutta la zona dei << due golfi» proviene o dal Nord, e segnatamente da Roma, o dal mare, specie per le correnti [77] Bibloteca Gino Bianco

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