Nord e Sud - anno II - n. 10 - settembre 1955

del Turismo e quelli acquisiti dalle Aziende Autonome di Cura, Soggiorno e Turismo (3 ). Qui ci proponiamo di avviare un primo esame della situazione turistica di quella zona che è consuetudine chiamare dei « due golfi». Una zona che si estende sul Tirreno, da Capo Miseno a Punta Licosa, e cioè dall'estremità settentrionale del golfo di Napoli a quella meridionale del Golfo di Salerno. Le caratteristiche di sviluppo economico ed industriale della zona suddetta sono molto differenti, rientrando essa, in parte, in quella che è stata chiamata « area di sviluppo ulteriore », e in parte in territorio che ripete i caratteri della cosiddetta << area di sviluppo integrale>>. Dal punto di vista propriamente turistico essa si presenta, tuttavia, con un'impronta unitaria e rinserra richiami di inestimabile valore. Napoli e Salerno con i loro monumenti cittadini, i musei, le gallerie; località di eccezionale valore archeologico, come Averno, Cuma, Pozzuoli, Ercolano, Pompei, Stabia, Paestum; luoghi di indiscusso valore geologico come la Solfatara ed il Vesuvio; celebrati luoghi di cura come l'isola d'Ischia e Castellammare di Stabia; incantevoli stazioni di soggiorno, come tutti i comuni della stessa isola d'Ischia, Procida, Capri per dir delle isole, Sorrento, Positano, Amalfi, Ravello, per dir dei luoghi più famosi della costa; soggiorni montani, come il recentissimo villaggio sorto sul monte Faito: arido elenco di nomi, che sottintende e suggerisce un paesaggio di mare, ora con alte montagne, ora con declivi dolci e verdeggianti, quasi sempre soleggiato e temperato nel clima. Abbiamo detto un istante fa che la zona suddetta si presenta con un carattere notevolmente unitario; e ciò ci induce subito a far nostre alcune considerazioni avanzate or non è molto sul settimanale Il Mercurio, a proposito della struttura dei nostri enti turistici ed in vista di un loro auspicabile ridimensionamento. Come è noto gli Enti Provinciali del Turismo, che, posti alle dipendenze della Presidenza del Consiglio, rappresentano, si può dire, gli organi propulsori e coordinatori statali dell'attività turistica, ripetono la loro caratteristica di avere una competenza provinciale dal fatto che essi sorsero I ( 3 ) Ci siamo fondati, per quanto riguarda Napoli-città, sui dati dell'E.P.T.; per le località della provincia abbiamo invece utilizzati quelli delle varie Aziende autonome di soggiorno e turismo. \ [73] Bibloteca Gino Bianco

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