Nord e Sud - anno II - n. 10 - settembre 1955

Purtroppo, non si può non prendere atto della generale impreparazione e insensibilità della classe politica nazionale di fronte a queste manifestazioni di malessere: nel caso di Isernia, per esempio, tutti i par'lamentari, di ogni partito e di ogni regione, da Terracini al più oscuro deputato di qualche circoscriziOt11ealpina, si sono affrettati a dare la loro adesione all'appello rivoltogli dal Comitato promotore, senza avere minimamente studiato i termini del problema. Oltre centotrenta deputati hanno firmato il disegno di legge che si trova ora alla prima Commissione de'lla Camera, in sede referente; uno speciale comitato, nominato da questa Commissione per approfondire la questione, ha concluso i suoi lavori con un parere favorevole. Ma, se comptendiamo perfettamente, e rispettiamo, la speranza delle popolazioni interessate, se comprendiamo e rispettiamo l'entusiasmo di Joe Maxim che, togliendo a Sugar Robinson un titolo mondiale di pugilato, lo dedicò all'aspirazione della natia città di Isernia, non comprendiamo e non rispettiamo affatto l'atteggiamento di una classe dirigente la quale, trincerandosi dietro un formale rispetto della volontà popolare, si è fino ad oggi rifiutata, salvo qualche eccezione, di aprire gli occhi a chi, senza sua co1pa, giudica la provincia un grazioso regalo o il necessario portafortuna. Non vorremmo vederci attribuire la patente di spegnitori d'entusiasmo, nè vorremmo avversare gli impulsi generosi e spontanei con l'arida realtà delle cifre: ma questa realtà non può essere ulteriormente ignorata ed essa, piaccia o non, si riduce a questi termini essenziali: la Provincia di Campobasso ha una spesa annua di due miliardi di lire e non riesce a quadrate il bilancio perchè le sue entrate sono di circa quattrocento milioni inferiori alla spesa. :rvfalgrado che molti mutui siano stati co,ntratti, e che molte attività siano state fina11ziate direttamente dallo Stato, non si riesce, per esempio, a costruire nel Molise un ospedale neuro-psichiatrico per i 300 e più infermi di mente che costano annualmente 110 milioni alla Provincia. N·on ancora si è in grado di integrare il laboratorio di igiene con un apposito istituto di profilassi. Manca perfino la caserma dei pompieri. Il pareggio del bilancio dovrebbe essere raggiunto con la sovraimposta fondiaria e l'addizionale sui redditi agrari, ma esse sono limitate dall'utilità marginale della produzione agricola. In tale situazione può ben comprendersi come proprio Campobasso veda di buon occhio l'istituzione della nuova provincia: questa infatti verrebbe a comprendere i comuni più poveri dell'attuale circoscrizione e tutta la rete stradale di alta montagna che, essendo di più difficile manutenzione, assorbe la maggior parte delle somme stanziate in bilancio sotto questa voce. Meno invece si comprende l'entusiasmo di quanti, ad Isernia, conoscono la realtà. La povertà di questa zona, in rapporto con il rimanente territorio del Molise, balza evidente dalle statistiche comparative appositamente compilate. Qui si consideri solo lo stato attuale dell'attrezzatura ricettizia di Bibloteca Gino Bianco )

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