Nord e Sud - anno II - n. 10 - settembre 1955

tori comunisti, e non perchè ad impedirlo ci sia il Patto d'unità d'azione, che sarebbe ben fragile impedimento, ma perchè il P.S.I., proprio perchè socialista e legato a grandi masse lavoratrici, non può· venir meno alle sue premesse politiche, alla sua natura, ai suoi legami sociali, non può suicidarsi ». Il verdetto di condanna, come « socialtradito,re », è già pronto per I' on. Nenni. . Fino a qualche mese fa si poteva dire che i comunisti erano stretti tra la preoccupazione dell'immobilità e la prospettiva dell'isolamento: innanzi all'atteggiamento risoluto del P.S.I., essi alternavano i commenti agrodolci alle esortazioni, sembravano spingere Nenni e insieme trattenerlo per le falde del mantello, parevano volta a volt.a lusingati dalla speranza di potersi infiltrare nel varco aperto dai socialisti e preoccupati che la porta sarebbe stata chiusa di malagrazia sulla loro persona. Oggi hanno compreso che le speranze1 erano vane e che a lungo andare la politica di alternativa socialista avrebbe sommato i due. pericoli, dell'isolamento e dell'immobilismo. Bis·ognava, dunque, recuperare i socialisti e il recupero non poteva avvenire che attraverso il rinnovato promovimento della vecchia formula frontista: perciò Longo ha detto che la politica di apertura a sinistra non è soltanto obiettivo di socialisti e comunisti, ma di un vasto blocco popolare; perciò Amendola ha chiesto cc una larga lotta unitaria, capace di travolgere la barriera dell'anticomunismo e di creare nuovi rapporti di forza, più favorevoli al m·ovimento popolare »; perciò Pajetta ha esortato a cc sviluppare una serie di azioni nelle quali siano impegnate tutte le fo,rze democratiche e dei lavoratori, coordinate· in _un movimento generale secondo la linea generale del partito », scoprendo così con molta ingenuità la tattica comunista. La vecchia formula frointista sembra che non serva ormai più a nulla, fa pensare al vecchio brocco sfiatato che non può più correre: ma essa può essere ancora buona a quest'uso, a reinserire i socialisti o almeno a far fallire la loro politica di autonomia. Nel momento in cui l'on. Nenni vuol aprire un dialogo con le altre forze dello schieramento politico italiano, affermare, come fanno i comunisti, che gli interlocutori di sinistra non sono e non potranno mai •essere i soli socialisti significa votare al più sicuro insuccesso il suo tentativo e saldare di nuovo il blocco frontista. Co~ questa formula le forze popolari andranno ancora incontro ad insuccessi gravi e a pesanti sconfitte, le istituzioni democratiche diverranno più precarie, ma tutto ciò noni conta: la sola cosa che conta è per i comunisti salvare dall'isolamento il loro partito. Senza entrare nel merito della questione, se vi sia una volontà effettiva dei socialisti di autonomia e di differenziazione rispetto al P.C.I., è interessante notare che i dirigenti di questo agiscono co·me se questa volontà vi fosse ed essi ne teBibloteca Gino Bianco

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