La determinazione del carico tributario delle varie regioni era eseguita, · dai ricordati Autori, con esclusione delle cosiddette « entrate non ripartibili » ( dazi e diritti doganali, imposte di fabbricazione, ricchezza mobile di Cat. C2 ecc.), le quali, pur essendo incassate dallo Stato prevalentemente in taluni capiluoghi di provincia, gravano in realtà sul reddito di tutte le regioni. Tale esclusione era giustificata sopratutto dal fatto che i detti cespiti rappresentavano una frazione non troppo alta delle entrate com- . . plessive dello Stato. · Attualmente, però, una valutazione del carico tributario basata sugli stessi criteri, non risulterebbe accettabile per varie ragioni. Anzitutto, a causa del notevole aumento, in questi ultimi anni, dell'importanza relativa delle imposte indirette, l'esclusione dal computo delle << entrate non ripartibili» farebbe trascurare una parte troppo considerevole delle entrate complessive. In secondo luogo, la più intensa circolazione fra le varie regioni di merci gravate da imposte indirette ha reso più frequenti che nel passato i fenomeni di traslazione delle imposte fra cittadini di regioni diverse. Inoltre, col crescere delle dimensioni delle Imprese, è andato sempre più intensificandosi il fenomeno (già posto in evidenza dagli Autori citati) relativo ai versamenti per ricchezza mobile di cat. C2 ( 4 ) eseguiti in talune città dai grandi organismi industriali e finanziari, anche per conto di dipendenti che dimorano in tutte le regioni italiane. Infine, se è vero che quando scrivevano i ricordati autori non era possibile risolvere, coi dati allora disponibili, alcuni dei problemi di cui qui si tratta, è ancl1.evero che oggi i dati a nostra disposizione - sebbene ancora scarsi rispetto alle esigenze - sono molto più abbondanti; di guisa che si possono ora eseguire ' stime che nel passato non sarebbe stato possibile neppur tentare. L'attuale maggiore importanza relativa delle imposte indirette, mentre da ui:ia parte impone che esse siano prese in considerazione nel computo (4) Com'è noto, l'imposta di R. M. di categoria C2 colpisce i redditi da lavoro alle dipendenze altrui. Essa viene trattenuta sugli emolumenti e poi versata allo Stato dai datori di lavoro. Bibloteca Gino Bianco
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