polemica mutua anche i termini di certa critica politica di parte r~dicale (da Dorso a Levi) contro l'ordinamento storico italiano; ma ne altera le effettive finalità, indirizzandosi, al di là delle insufficienze di questo ordinamento, contro tutta la civiltà moderna, <<da Galileo a Croce», che viene volta a volta chiamata, con intenzione negativa, civiltà liberale o industriale, borghese o proprietaria, figlia della Riforma o dell'Illuminismo . . E' così che, sul terreno della discussione meridionalista, la polemica dorsiana viene portata alle sue estreme conseguenze, per investire, non il complesso delle forze parassitarie che Dorso riassumeva nella formula dello « stato storico >>, ma le istituzioni dello <<Stato liberale »; ed è così che, con discutibile artificio, vengono fatti collimare i confini clàssisti della borghesia con i confini ideologici del liberalismo; e Gramsci diventa un ulteriore punto d'appoggio per elaborare un meridionalismo d'avanguardia democristiano, gravido di sottintesi an~iliberali, d'ispirazione antirisorgimentale, formalmente democratico, sostanzialmente integralista. Si potrebbe dire, si licet parva componere magnis, che da queste premesse deriva una specie di volterianesimo rovesciato: per cui, come in certa polemica illuministica la religione cattolica veniva degradata a escogitazione della « furberia di monaci», nell'integralismo di questi giovani democristiani, «meridionalisti» e <<sociali», il liberalismo viene degradato ad un'astuzia della borghesia. Di tutto ciò si è già fatto cenno su questa rivista, commentando una inchiesta su Orgosolo (Nord e Sud, a. II, n. 3) e vagliando la diffidenza che si risveglia in ogni militante politico cattolico, di tendenza integralista, tutte le volte che si sente parlare di modelli liberali della democrazia nordica (<< les democraties du bonheur », dicono _sprezzantemente gli scrittori della rivista Esprit, pur considerata il portabandiera del cattolicesimo <<di sinistra >>), <<che sembrano portar con sè chi sa quale odore di prote- . stantesimo » (Nord e Sud, a. II, n. 5). Ma non si creda che questi atteggia- , menti siano propri soltanto di quei giovani che si agitano insofferenti ai ' margini del partito: si tratta di atteggiamenti molto diffusi, sociologici e integralisti, che sono propri di molti ambienti democristiani, non esclusi certamente quelli che si muovono nell'orbita della corrente di maggioranza, .<I<niziativa democratica »; si tratta di atteggiamenti che dalle riviste di gruppo, Terza Generazione o Prospettive, Dibattito Politico o Il Ribelle e il Conformista, rimbalzano sul settimanale ufficiale La Discussione o sulla Bibloteca Gino· Bianco
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