LETTEREAL DIRETTORE Caro Direttore, leggo oggi un'inchiesta di Nello A jello e Giovanni Cervigni sui giornali di provincia e penso possano riuscire di una qualche utilità alcune mie pre- . . czsazzoni. I) A pag. 76 trovo scritto, in nota: « in quello stesso giorno fu organizzata a Bari una manifestazione pop,olare nel corso della quale furono liberati i detenuti politici antifascisti ed ebbero a lamentarsi alcuni incidenti fra f dimostranti e la forza pubblica ». Ch·iamali incidenti! Vi furono venti morti (fra i quali mio fratello Graziano) e non so più quanti feriti! Secondo alcuni storici della Resistenza quello di Bar.i del 28 luglio '43 fu il primo episodio di sangue di un nuovo corso della vita italiana che ha iniz-io con l'S settembre. 2) A pag. 76 si parla ancora di un « ristretto ambiente antifascista di Bari ». Bisogna correggere la dizione « ristretto » e scrivere invece che quello di Bar.i (e della Puglia) era uno de{ m?vimenti più vivi e piiì attivi e più ampi dell'antifascismo italiano) come tutti sanno. .. 3) Sempre a p. 76: « candidatura di Tommaso Fiore alla direzione della « Gazzetta ». Non e' è mai stata. Grazie per la cortese osp,italità e con niolti cordiali saluti abbimi tuo VITTORE FIORE Ringraziamo vivam-ente Vittore Fiore per il contributo che egli dà alla nostra inchiesta con le sue « precisazioni ». Si tratta, almeno per le prime due, di questioni di forma, e la forma - com'ognun sa - è spesso opinabile (dire che l'ambiente antifascista di Bari era « ristretto » non significa, ad esempio, negare che esso fosse « vivo e attivo»; quanto poi alla sua ampiezza, c'è da intendersi sul senso, sempre relativo, delle parole): tanto più opinabile nel caso in esame, in cui avvenimenti che per il Fiore costituiscono u1n'affettuosa e dolorosa memoria sono stati da noi toccati en passant, e necessariamente ricondotti alla fredda. obietBibloteca Gino Bianco
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