I contadini cominciavano ad acquistare coscienza dei proprio bisogni e dei diritti: alla metà di giugno del 1902 scoppiava a Matera il primo sciopero generale dei lavoratori della terra. Le ragioni di tale sciopero erano dette nei manifesti attaccati sui muri e spediti ai proprietari. Essi erano così • • concep1t1: << Mente e cuore. Egregi Proprietari di lviatera, Non altro che il dovere n1orale mi spinge ad agitarmi per la pacificazione degli 'animi isteriliti dalle segrete controversie covate da questo popolo che è ricco e si sente povero, è sano e si sente malato. La realtà ci mostra come la vita si può benissimo paragonare ad un campo nel quale ciò che semini raccogli - odio si ricompensa con odio - amore si ricompensa co·n amore. Lamenti Indescrivibili sono i tristissi1ni lamenti del popolo materano il quale è fortemente accasciato dalla vita feudalistica, cioè di credere il lavoro un fautore di avvilimento che abbatte la dignità personale, se ne astengono, ed incaricano a dirigere proprietà, degli esseri cl1e subiscono l'ameno fenomeno del pidocchio caduto nella farina, il quale gridava ai compagni di essere divenuto capo mug11aio. Tutto ciò è male e che razza di male! Ed è un dovere di un proprietario di attivarsi direttamente le questioni che potessero sorgere per il suo interesse, perchè. tanto male avviene appunto, perchè questi non c'è. Tanti di voialtri, o signori proprietari, impiegano forestieri e con ciò vogliono indispettire i mietitori paesani a non impiegarli a lavorare per non permetter loro di guadagnare ur1 tozzo di pane, sbagliate e di gran lunga, si conosce ed è logico che voi avete dato i~ fitto a questi contadini le vostre case e le vostre terre e vi pare che sarà al contadino• possibile di pagare il fitto delle terre e delle case! Quando essi in cui avrebbero potuto lavorare per lucrare qualche cosa daì proprietario questi avranno impiegato i forestieri? Quando Voi proprietari avrete fatto ciò, lavoratori Vi risponderanno appena ci farete chiamare per venirvi a pagare l'affitto delle Vostre case e terre, il forestiero ha guadagnato e il forestiero vi toglie, abbandonando le vostre terre e case emigrerà mettendo i proprietari in una condizione deso- . lante miserevole. Fin qui ho pensato io - dopo penserete voi proprietari e mi auguro che non sia troppo tardi. Matera, 16 giugno I 902 (6 ) ». ( 6 ) In 'Il Monaco Bianco' dal Pungolo, 25-26 agosto 1902, Napoli. Bibloteca 'Gino Bianco
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