CRONACHEE MEMORIE Matera 1902 La situazione economico-socialematerana all'inizio del '900 è rapidamente delineata in una corrispondenza comparsa su un giornale napoletano nell'agosto 1902, dopo il primo sciopero contadino a Matera: << Come la carrozza procedeva, a sbalzi, sulla via erta e tortuosa, un pensiero m'attraversò la mente: come questa campagna brulla può sfamare diecimila contadini, agglomerati fra le mura di Matera, costretti ogni mattina a farsi molti chilometri di strada a piedi, per recarsi al luogo: di lavoro? Ciò mi parve la causa principale della loro strana miseria; la quale, a Matera, mi si presentò in un quadro straziante e desolante. La prima impressio_ne fu di trovarn1i davanti a gente che vive ancora in una specie di ~emplicità primordiale, imbevuta di rusticità, diffidente e malevola, per ì1 ·brutale isolamento in cui vive. Chiusa da secoli in questa vecchia città, capricciosamente e bizzarramente costruita sui fianchi di una collina, senza quasi alcun contatto con la civiltà, in continua comunione con la terra, essa accetta il male senza opposizioni e crede al bene senza comprenderlo. Alloggiata in certe case fetide, senza aria e senza luce, dove esseri umani, asini e maiali, dormono in promiscuità orribile, trattata come le bestie e qualche volta derubata dal padrone, analfabeta e superstiziosa, sobria e paziente, essa è portata ad accettare ciecamente, senza alcuna discussione, ciò che si riferisce al suo altruismo grossolano >> ( 1 ). Il quadro è quello caratteristico del Mezzogior110.Della popolazione di Matera all'inizio del secolo - poco più di 17.000 abitanti - 13 mila persone esercitavano l'agricoltura nell'agro di 400 chilometri quadrati. La popolazione agricola andava da un vero e proprio sottoproletariato della ( 1 ) Cfr. Il Pungolo, Napoli giovedì-venerdì 28-29 agosto 1902 n° 237. Bibloteca Gino Bianco
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