... lusioni, il turista straniero è · ben presto stanco della cosiddetta bonomia partenopea, sempre pronta ad inchinarsi all'ingenuo nababbo d'oriente e a trattar male lo straniero avveduto che vuole amministrare saggiamente la propria borsa. Aggiungi che, come è risultato da una recente inchiesta (18 ), i ladri napoletani agiscono ai danni dagli stranieri più che contro i concittadini e avrai sì <<piùun fatto di costume che di delinquenza>>,ma, appunto per questo, maggiormente indicativo della educazione turistica della città. La recente creazione del corpo di polizia turistica é lodevole iniziativa, ma, da che Iddio ha creato il mondo, le polizie non hanno mai servito a fini pedagogici, anche se a volte i governanti possono essere stati di diverso p,arere. Chi e come riuscirà ad insegnare ai napoletani che alla lunga soltanto il dolus bonus risulta produttivo e che il dolus malus val solo a creare un generale discredito, scoraggiando il turista a spendere, e comunque a vivere più a lungo in una città in cui si sente, non diciamo raggirato, ma preso in giro? Scherzi a parte, .l'educazione turistica della città è fondamentale per l'elevazione del dato medio di presenza dei forestieri. Nè si dimentichi che qui è anche il punto nevralgico per l'ulteriore sviluppo ed il rammodernamento dell'attrezzatura alberghiera. Al di là di certi limiti questa industria, caratterizzata soprattutto dalla indef ettibilità delle spese e dalla irrecuperabilità del lavoro perduto, non può espandersi, se non le si garantisce un minimo di utilizzazione anche nei mesi della cosiddetta stagione bassa. Per gli esperti questo minimo non dovrebbe scendere al di sotto del 50%, mentre oggi durante la stagione bassa le attrezzature alberghiere sono impegnate non oltre il 30 - 35%; solo nella stagione turistica, che va dall'aprile all'ottobre, la media di utilizzazione sale al 70-75%, con punte di massima e completa utilizzazione a Pasqua, a ferragosto e nella prima settimana di settembre. D'altra parte, con un più intenso e continuativo impegno delle attrezzature alberghiere e con un progressivo incremento di esse potrà porsi meglio anche il problema di una riduzione dei costi. Per alcune località, come Capri ed Isch~a, questo problema, sia pure in modo limitato, é legato in parte ad alcuni fatti tecnici particolari, come soprattutto la realizzazione dei progetti degli acquedotti sottomarini; ma, in fondo, anche per le isole, i costi non potranno non regolarsi secondo un più •Contµluoe costante flusso della domanda. E, seb- ( 18 ) GIUSEPPE CANESSA, << Malavita meridionale» in Nord e Sud - giugno 1955, Bibloteca Gino Bianco
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