Nord e Sud - anno II - n. 10 - settembre 1955

scopo di elevare il dato medio di presenza in città e nelle altre località della zona, ci sembra essere fra i co~piti principali degli E.P.T.; e se le leggi e le disposizioni vigenti non bastano, sta sempre a questi organismi, posti alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, studiarne e suggerirne di nuove. Perchè il più bello, in tutto questo, è che, a differenza di quanto potrebbe immaginarsi, l'attuale organizzazione di questi giri turistici non sembra arrecare gran beneficio al dato medio di presenza degli stranieri in Napoli-città. Confrontando, infatti, i dati medi di presenza delle singole località si ha questa situazione: Napoli-città: 2,4; Castellammare di Stabia: 3,5 per gli stranieri e 12,8 per gli italiani; Sorrento: 2,1; Positano: 14,3 per gli stranieri e 10 per gli italiani; Amalfi: 4 giorni; Ravello: 4 giorni; Capri: 5,1 per gli stranieri e 6,9 per gli italiani; Cava dei Tirreni: 1,5. Impossibile ricavare il dato di Ischia. Da questo elenco di dati emerge che Napoli-città, ad eccezione di Sorrento e di Cava dei Tirreni, offre il dato medio di presenza più basso di tutti gli altri luoghi della zona dei «due golfi». Senza dubbio gioca su questo fatto l'altissimo numero dei turisti presenti a Napoli, rispetto a quello, tanto più esiguo, ,che trovi~mo negli altri centri di soggiorno. Ciò non toglie, però, ci1e la media di presenza di 2,4 sia piuttosto bassa, specie se si tien presente che nell'anteguerra essa si aggirava sui tre giorni. Non sta a noi, né rientra negli scopi di questa inchiesta, l'avanzare proposte o il dare suggerimenti, ma è certo che non saranno i •cartelloni gialli delle «Feste di Napoli>>a trattenere il turista un giorno di più. L'annuncio di <<grandiprocessioni» che in essi può leggersi, accanto a quelli di manifestazioni sportive, teatrali e di varietà, non solo dimostra il rispetto che certi ambienti nutrono per i sentimenti religiosi del nostro popolo e degli stranieri, ma insegna anche che il problema delle cosiddette public relations, fondamentali per la vita di un moderno turismo, qui al Sud, non riguarda soltanto gli strati più bassi della popolazione, ma interessa le stesse autorità locali. I lontani giorni dell'occupazione e le saltuarie, ma non rare visite della flotta americana, sembra abbiano esercitato ed esercitino una notevole influenza sull'atteggiamento della popolazione nei riguardi del turi- _stastraniero. Preso d'assalto, fatto oggetto ora di eccessiva e speranzosa confidenza, ora di dispetti astiosi, nati da immancabili e prevedibili deBibloteca Gino Bianco •

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