Come si vede, per gli italiani la situazione si presenta pressocchè stazionaria, tanto relativamente al numero degli arrivi, quanto alla media di presenza. Questa, dopo aver raggiunto quasi quota 7 nel 1953, è ridiscesa a quota 6 nello scorso ànno; il numero degli arrivi è invece ancora inferiore a quello del 1950, benchè abbia subito un lieve aumento rispetto al 1953. Per gli stranieri, al contrario, gli arrivi sono in costante aumento; nel 1954 il numero di questi è stato superiore di quasi il 150 % a quello del 1950, ma la media di presenza, dopo essere stata per circa quattro anni piuttosto stazionaria, è calata nel 1954 a 4 giorni e mezzo (rispetto al 1950 essa è diminuita perciò, di oltre un giorno). Quando, prima, abbiamo detto che Capri si presenta in fase di declino era soprattutto questo dato che avevamo presente. L'aumento degli arr~vi non è gran cosa, se lo si raffronta al 400 % di Positano ed alle cifre del1' isola d'Ischia, che ora esamineremo. Le cause di questo declino caprese non sono difficili da ricercare. Nell'anteguerra Capri presentava tutte le caratteristiche di una località di turismo internazionale di lusso e queste caratteristiche ha conservato tuttora. Ora è chiaro che lo straordinario aumento verificatosi nell'afflusso turistico internazionale verso il nostro paese in questo dopoguerra, è stato alimentato nella sua totalità dall'avvento di nuovi ceti turistici, di livello finanziario modesto. Ecco la ragione perchè Capri si è avvantaggiata molto limitatamente dell'incremento turistico di questi ultimi anni. Va anche notato, che, rispetto ad altre località della zona dei << due golfi», lo sviluppo dell'attrezzatura turistica caprese è stato minimo, chè anzi le nuove attività alberghiere sorte a Capri nel dopoguerra risentono ancora di quel clima di improvvisazione e di inesperienza prof essionale proprio di quegli anni. Nè ancora è stato costruito un teatro o un cinematografo degno di questo nome. Scomode e. scoraggianti, nonostante lo straordinario incremento della cosiddetta navigazione libera, sono le comunicazioni con Napoli. Il fatto che al mattino l'ultimo piroscafo parta alle 8, scoraggia il turista a pernottare nell'isola. Senza dire che, a quanto sembra, le agenzie di viaggio e gli albergatori napoletani perpetrano un vero e proprio sabotaggio ai danni del turismo caprese, sconsigliando il pernottamento in loco e facilitando con ogni mezzo l'escursione giornaliera. Quando poi, infine, si tiene presente che nel 1953 il numero delle persone sbarcate o imbarcate nell'isola è di poco inferiore al mezzo milione, allora si intravvede anche quale massa turistica fluttuante e chiassosa invada [96] Bibloteca Gino Bianco •
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