Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

opinioni che si contrappongono nella polemica sul petrolio, riteniamo di poter concludere riportando largamente la premessa che Rossi, Piccardi e Scalfari hanno steso per illustrare i criteri cui si sono ispirati nel loro progetto di legge. I. - Il problema del petrolio, come molti altr.i problemi italiani, è venuto assumendo una impostazione astratta e dogmatica: intervento statale o iniziativa privata. I relatori, non per spirito di compromesso, ma alla stregua di una valutazione concreta, aliena da asitrazioni e da dogmatismi, sono giunti a una soluzione ir,,termedia: intervento statale e iniziativa privata. Le ragioni che giustifica~o questa soluzione sono sostanzialmente le seguenti: a) L'industria petrolifera richiede l'impiego di ingenti capitali, presenta notevoli rischi, non esige necessariamente la formazione di unità aziendali di rilevanti dimensioni, ma si avvantaggia anzi di quella ricchezza di trovate e di quel fervore di immaginazione che trovano .il loro ambiente favorevole piuttosto nella molteplicità delle piccole e medie iniziative, che nella grandezza delle singole aziende: non esistono quindi, in un sistema politico ed economico come il nostro, ragioni ,per bandire da questo settore l'iniziativa privata. Le stesse ragioni valgono per giustificare il ricorso al capitale straniero, la cui utilità appare tanto 1naggiore in quanto si tratta di un'industria nuova per il nostro Paese, -il quale non può non avere bisogno di quell'apporto di competenza e di esperienze che il .capitale straniero porta necessariamente con sè. b) Le concentrazioni industriali e finanziarie che potessero costituirsi nel nostro Paese, nel settore del petrolio, darebbero luogo a nuove posizioni monopolistiche, che i relatori ritengono esiziali per la nostra vita politica ed economica. Pericolo tanto più grave per l'esistenza di un cartello internazionale, il cui .intervento incontrollato in Italia porterebbe a una fatale subordinazione delle necessità di vita del nostro Paese a interessi ad esso estranei, con pericolo di una grave menomaziorte della nostra libertà, non soltanto economica, ma anche politica. Il contemperamento di queste diverse e contrastanti esigenze sta, ad avviso dei relatori, nell'affiancare alla iniziativa privata un fermo e robusto intervento dello Stato, nella duplice forma della (l)Ssunzione d-iretta di attività economiche e del controllo. Il. - La gestione in forma p,ubblica di parte delle attività inerenti alla ricerca e alla coltivazione degli .idrocarburi è, ad auviso. dei relatori, un mezzo utile per contrastare la formazione di posizioni monopoli~tiche e per Bibloteca Gino Bianco

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