di evitare espropriazioni diverse di terreni per metanodotti, ed escluderebbe sperperi per la costruzione di doppioni. Potrebbe essere impropria anche l'affermazione che una produzione di metano più intensiva di quella fatta dall'ENI nella Valle Padana sarebbe sicuramente vantaggiosa per l'economia nazionale, dato che, fino a che non si conoscono le effettive disponibilità del sottosuolo, una ragionevole prudenza nello sviluppo delle coltivazioni risponde a un giusto criterio. Il Rossi ha anche sostenuto che la forte differenzazione fra prezzi e costi del metano in Italia è giustificata a favore di un ente statale, sia perchè non essendo possibile una distribuzione di gas a tutte le industrie si creerebbe una grave sperequa- , zione, anche regionale, fra gli utenti di metano e coloro che non lo pos- ~ono essere; sia perchè è bene che lo sviluppo del periodo di avviamento delle ricerche sia autofinanziato dall'ENI senza imporre ulteriori oneri al contribuente italiano. Naturalmente per attuare questa politica delle ,,:uova in due panieri » bisogna mettere il fondo ad uno dei panieri, quello degli investimenti privati, occorre cioè una nuova legge che si apparenti alle leggi degli Stati Uniti o del Canadà e non a quelle della Persia. Gli argomenti sostenuti invece dai << liberisti» ( 4 ) sono pure due. Il ( 4 ) Consideriamo tra questi anche Mario Del Viscovo, per le conclusioni cuj.. giunge con il suo critico ed impegnativo saggio pubblicato sul numero di aprile del « Mulino >>. L'autore osserva che le nuove scoperte di idrocarburi in Italia - eventi industriali che ormai configurano il problema della produzione e del mercato petrolifero italiano come questione d'interesse per tutta l'industria petrolifera mondiale - non consentono più di sperare in una politica petrolifera nazionale dai << contorni neutri e anodini. Il che vuol dire che occorre seguire una strada che tenga conto delle forze e degli interessi che regolano il mercato petrolifero mondiale. ~ Del Viscovo disserta a fondo della necessità di fare una buona legge petrolifera; esamina i termini fondamentali, economici, giuridici, politici, sui quali questa deve operare; suggerisce la creazione di un efficace strumento in concessione e al quale si dovrebbe chiedere di essere in grado di controllare il rispetto delle condizioni contrattuali stabilite; critica determinati atteggiamenti delll'E.N.I., e conclude: « Nella fase iniziale della ricerca in cui tuttora ci troviamo, sarebbe azzardato scendere a dettagliare calcoli e valutazioni sull'ordine di grandezza delle riserve globali: ma già si delinea come realistica la prospettiva di alcune sensibili alterazioni nella struttura economica italiana, fra le quali quelle che appaiono già oggi individuabili sono: un sensibile incremento nella produzione di energia termica; un abbassamento nel Bibloteca Gino Bianco
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