Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

che il problema riguardasse esclusivamente la Calabria. A noi, invece, se~- bra evidente l'opportunità di discutere in aula una legge che, se non rettamente intesa,, potrebbe anche implicare il fallimento di una politica straordinaria, cui, dopo appena quattro anni, si verrebbe a sovrapporre un'altra politica ugualmente straordiinaria. L'andamento poi della discussione tra i , . . commissari ci fa sospettare che essi non siano immu11i da preoccupaz1on1 sezionali; e la loro passione campanilistica è tale da renderci dubbiosi sulla effettiva consapevolezza della loro adesione alla politica meridionalistica, e timorosi per la. fiacchezza con cui si discute l'impostazione dell'estrema sinistra, non aliena dall'utilizzare per i propri fini le ambizioni di un piccolo cabotaggio politico. Se si guardano poi i risultati effettivi scaturiti dal lungo dibattito~ si può dedurre che le necessità di spese sono indubbiamente aumentate. Difatti, da un lato l'aumento del contributo governativo nelle opere di bonifica, dall'altro l'abbassamento a 300 metri del limite di altitudine per l'operatività della Legge sulla montagna (che cosi vie.ne ad interessare la grande maggioranza dei Comuni calabresi), creano nella Regione una situazione tipo bonifica pontina: vale a dire un massiccio intervento dello Stato; in questo caso, però, con un ben diverso grado di economicità. È quindi evidente che i 204 miliardi finiranno col non essere sufficienti. ~l Governo, che finora si è tenuto quasi assente dalla discussione, eccezion fatta per il già citato intervento del Ministro Campilli, è fermo in questi limiti di spesa, ,o è invece disposto ad accordare l'intero importo dell'addizionale con la qt1ale si intende coprire gli oneri derivanti dalla legge speciale? Oppure continuerà a difendersi con l'obiezione formalistica sull'impossibilità costituzionale di destinare un'imposta ad un fine determinato? Ed ancora: il problema del consolidamento m·ontano è connesso, in alcune zone, allo spostamento dei ,nuclei abitati dai bacini irregolabili, ed in altre, alla sottrazione alla cultura di terreni che attualmente costituiscono la sola fonte di sostentan1ento delle relative popolazioni. Ora, circa gli studi eventualmente compiuti sull'incidenza economica di tale provvedimenti e sul modo col quale si pensa di ovviare agli inconvenienti che ne deriverebbero•, nulla ci dicono la relazione alla legge e quella del presidente della commissio11e senatoriale. Nè molto di più sappiamo circa la sorte di una proposta che si dice sia stàta avanzat~ da parte americana (dalla Rockfeller F1tndation): il compimento gratuito di tutte le opere necessarie alla regolamentazione di u,n solo bacino, a titolo dimostrativo delle esperienze compiute in materia al di là dell'Atlantico. Analogamente ricca di interesse è la proposta che viene avanzata sul primo numero di Prospettive meridionali: laddove si auspica, sulla base clell'esperienza dell'articolo 9 della « Legge Stralcio » (in materia di « terzo [53] Bibloteca Gino Bianco

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