.... per ben 265 mila ettari): piano che è ancora allo stadio iniziale. È evidente, quindi, che distrarre l'opera Sila dai compiti che sono più propriamente suoi - e che da un'eventuale estensione della- « Legge Stralcio » all'intera regione verrebbero automaticamente ampliati - significa esporla ad una grave crisi di funzionalità. L'esperienza dell'Ente Sila, poi, ci ha insegnato, 1Jroprio attraverso i suoi limiti, e pur facendosi qui astrazione dall'alto -costo di gestione, che no,n sarebbe certo dannoso sottrarre un grande investimento di spesa pubblica, quale quello previsto dalla legg·e speciale, alle influenze locali, cui sono imputabili appunto buona parte delle deficienze dell'Ente di riforma: a cominciare dai milioni profusi in spese a, carattere elettoralistico (strade inutili in località impervie, fatte in· gran fretta e con manodopera inesperta_. alla vigilia del 7 giugno) a finire ai più recenti finanziamenti forniti a convegni di partito. Dato che la classe dirigente locale è quella che è, e non cambierà certamente amministrando quell'Ente regionale per l'esecuzione della legge speciale la cui costituzione è auspicata dai comunisti, è evidente la scarsa coerenza della posizione delle sinistre, che, mentre da un lato, denunciano le magagne dei maggiorienti locali nella direzione dell'Ente Sila, dall'altro invece offrono loro nuovi e più ampi ca,mpi d'azione. I comunisti, inoltre, avvertono il pericolo che in Calabria si finisca per avere, con la legge speciale, una doppia sostituzione (della Cassa rispetto ai 1normali Ministeri, e della legge speciale rispetto alla Cassa) ; ma poi rifiutano di opporsi in ma11iera concreta al tradizionale gioco dello « scaricabarile », di cui è maestra la nostra burocrazia: osteggiando, cioè, quella concentrazione di incombenze nella Cassa per il Mezzogiorno che la renda unica responsabile dell'attuazione e dell'eventuale fallimento, nella regione, tanto della generale politica meridionalistica quanto di quella della legge speciale. Contraddittorietà ed incongruenza, peraltro, che sono soltanto apparenti e superficiali; che cioè incidono solo sulla tattica,, scoprendo la strategia dell'estrema sinistra. I comunisti, costanti nella loro opposizione alla politica meridionalista dei governi democratici, colgono l'occasione per frustrarne le finalità in un momento delicatissimo, cercando di provocare una sua progressiva frammenta.- zione. Facendo questo, i comunisti fanno il loro mestiere di oppositori, e lo fanno egregiamente, sfruttando l'altrui dilettantismo: qu·elli che non sanno fare il proprio, so110, in tale ·occasione, gli uon1ini della maggioranza, alla periferia come al centro, negli enti locali come al Senato. È inoltre ben singolare il criterio col quale è stata composta la commissione senatoriale, in sede deliberante: in maggioranza è costituita da senatori calabresi, scelti quindi non sulla base di una qualificazione tecnica o politica, ma di una provenienza geografica che è quanto dire elèttora.Ie; quasi Bibloteca Gino Bianco
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