Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

avevano tentato di potre il Governo di fronte al fatto compiuto d( un disegno di legge di iniziativa parlamentare. Eran·o i giorni in cui cominciavano a trapelare le prime notizie sui risultati cui era giunta la commissione Visentini, incaricata dello studio dei problemi della sistemazione montano-valliva e di quelli, connessi, della bonifica agraria. Per questi soli settori si facevano cifre assai prossime alla somma- oggi prevista nel disegno ,di legge speciale. Che questa somma, di circa 200 miliardi, non sia di certo eccessiva per .il raggiungimento di questo solo scopo ci è confermato implicitamente dalle conclusioni cui giunge, su Prospettive meridionali (anno I, n. 1, maggio 1955), uno studioso dell'autorità del prof. Felice lp•polito·. Questi ritie11e impossibile, n~lle attuali condizioni del bilancio dello Stato, una sistemazione idrogeologica dell'intera regione, e di conseguenza ritiene necessario scegliere limitati campi d'azione, nei quali intervenire organicamente e in maniera definitiva, evitando di « costellare la regione di un cimitero di opere pubbliche » pur di « dare l'impressione a tutta la popolazione che si agisca in tutto il territorio ». È da evitare, dunque, la dispersione dei capitali stanziati dalla legge per la sistemazione idrogeologica in altri eterogenei impieghi, quale ad esempio la costruzione della linea ferroviaria Paola-Cosenza. I miliardi ch'essa assorbirebbe - e si tratta di opera della quale si è ben lungi dal discutere l'utilità, anzi se ne ra,ccomanda l'esecuzione, ponendola però a carico della spesa ·ordinaria - potrebbero essere più utilmente spesi per imbrigliare altri tre o quattro dei 370 torrenti di varia grandezza che solcano la Calabria, e che probabilmente sono sfuggiti ai frettolosi ca,lcoli del Ministero dell'Agricoltura cui si rifaceva l'on. Campilli nella seduta del 20 aprile della Commissione senatoriale. Non ci sembra quindi convincente la difesa da lui fatta, in tale occasione, dell'ultimo comma del I O articolo della legge (fortunatamente poi soppresso dalla Commissione), contemplante la ricostruzione di edifici danneggiati dal terremoto del 1908, di ferrovie interne e vari altri provvedimenti 111elsettore creditizio: difesa basata sulla convinzione che i fondi messi a disposizione per la sistemazione montana e agraria sarebbero stati più che sufficienti. È legittimo il sospetto che tale n·ociva dilatazione delle finalità della legge sia stata fatta sotto la pressione delle preoccupazioni elettoralistiche di alcuni locali esponenti della maggioranza, facilmente identificabili~ del resto, quando si ponga mente alle zone che ne trarrebbero maggiore utilità. Tale sospetto non si dirada certamente se si osservano da vicino le varie manovre in corso da tre o quattro mesi in Calabria, e se si seguono le discussioni della commissione senatoriale. La vita politica regionale era afflitta, in tal campo, fin dal '51, dalla equivoca formula unitaria dei comitati per la difesa del suolo: tale unitarismo, se era giustificato durante la distribuzione dei primi e urgenti soccorsi alle [so] Bibloteca Gino Bianco

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