tervento sulla montagna ad opera della Cassa e ad opera del previsto « commissa.riato civile », o altro organo similare; 3) il privilegio a favore di una regione, con il relativo insorgere di analoghe aspirazioni da parte di altre regioni, e con il rischio· connesso di passare disordinatamente da una politica coordinata per settori ad una politica dispersiva per circoscrizioni elettorali. Oggi che la commissione speciale nominata dal Senato ha concluso la propria fatica, in attesa che la Camera inizi la sua, sarà utile che qui si faccia il punto della situazione. Non ci pare sia il caso, in questa sede, di fare la storia del fallimento della legge Chimirri e delle sue cause (tra le quali no11 va trascurata la pretesa, che pare venga in parte condivisa in questo disegno cli legge, di voler risolvere in una volta tutti i problemi della Regione), nè la storia dei problemi dell'Appennino meridionale e di quello calabrese in particolare. Tali problemi, del resto, sono stati in questi anni volgarizzati e portati all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale da una triste cronaca, da cui è sorta la legge sulla montagna e sta per sorgere appunto anche questa legge speciale sulla Calabria. La soluzione di affidare l'esecuzione della legge a un Commissariato civile è tramontata. Il provvidenziale rientro di questa soluzione pare sia stato determinato dalle competizioni campanilistiche insorte fra le tre città calabresi in gara per aggiudicarsi la sede del nuovo Ente. Molto migliore appare, inv~ce, la formula propugnata ora dal Comitato interministeriale per il Mezzogiorno: essa prevede l'attuazione della legge da parte della Cassa per il Mezzogiorno, e in modo che, per la identità dell'organo preposto, resti ga1antito il coordinamento con la politica generale d'intervento nel l\1ezzogiorni. Nonostante la scarsa convinzione con la quale il presidente della Con1missione senatoriale, sen. Salomone, ha difeso codesta soluzione daglj attacchi che le sono stati mossi dagli altri membri, essa sembra aver finito col prevalere. Difatti, ferma restante come organo di attuazione della Legge Speciale la Cassa per il Mezzogiorno, i senatori hanno deliberato di affiancarle, ai fini di un coordinamento fra le attività dei vari dicasteri, un comitato istituito presso il Provveditorato alle 00. PP. di Catanzaro. Detto Comitato, sotto la presidenza di un esperto nominato dal Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, è composto dal Provveditore alle 00. PP., dall'Ispettore compartimentale agrario, dal capo dell'Ispettorato regionale per le foreste, dai Presidenti delle Amministrazioni Provinciali di Catanzaro, Cosenza e Reggio, dal Presidente dell'Opera Sila, e dal rappresentante per la Calabria dell'Associazione Nazionale o della Bonifica. Contro tale più riflessiva soluzione si vanno levando le più inconsulte proteste, mentre al traguardo di Montecitorio l'attende il ribollire di quegli interessi sezionali che già nel settembre dell'anno scorso Bibloteca Gino Bianco
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