Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

I La legge speciale per la Calabria Proprio adesso che è prossimo a scadere anche l'ultimo dei numerosi termini previsti dalla legge Chimirri sulla Calabria (e cioè q uello relativo alle ·operazioni di mut~o compiute dai Comuni danneggiati), un altro disegno di legge, che prevede anch'esso provvidenze straordinarie per quella regione, è stato discusso davanti ad uno dei rami del Parlamento. È inutile dire, che, a distanza di mezzo secolo, è profondamente mutato l'ambiente legislativo generale in cui il nuovo provvedimento verrà ad in• serirsi; come non minori sono le innovazioni che ha subito la situazione regionale su cui esso dovrà operare. In luogo •di una politica disp ersiva e frammentaria, quella delle « leggi speciali », in auge agli inizi del secolo, contro la quale invano s'era levato a protestare Giustino Fortunato, si ha oggi una esperienza di politica economica moderna, concepita orizzon talmente, per grandi settori: una politica d'intervento in tutto il Mezzogiorn o, nella complessa interdipendenza dei problemi delle sue regioni. In luogo di una situazione economico-sociale come quella che si era riadagiata ne lla cristallizzazione latifondista dopo la liquidazione della manomorta, siamo in presenza oggi, in Calabria, d'una redistribuzione della proprietà terriera che, pur non jnteressando l'intera Regione, ne ha mutato i termini dell'equilibrio sociale. Se dunque la seconda « legge speciale » viene ad operare in una situazione locale e nazionale più favorevole, non certo mi1nori son o le preoccupazioni che essa può far sorgere. Ce ne facemmo eco quando ancora non si conosceva il testo della legge ,in un còrsivo del N. 3 di Nord e Sud, dove si ponevano in rilievo gli inconvenienti connessi ad un simile p rovvedimento, ed ancor più q11elli della formula che sembrava essere stata p rescelta per il suo compimento. La Cassa per il Mezzogiorno, scrivevamo in quel corsivo, è st ata concepita per attuare una politica d'intervento coordinato per settori ; inserendo le provvidenze per la Calabria nel quadro operativo della Cass a, come intese ad intervenire più energicamente e più intensamente nel setto re della sistemazione montana, che proprio in Calabria presenta situazioni di maggiore emergenza, viene a cadere la necessità del ventilato « commissariato civile », ~ia pure dipendente dal Comitato dei Ministri per il Mezzog iorno. In altri termini, dicevamo che uno stanziamento aggiuntivo di 204 mi liardi sul programma straordinario d'intervento pubblico nel Mezzogiorno, ove se ne fosse vincolata la destinazione al settore della bonifica montana, mentre sarebbe venuto ugualmente incontro alle aspirazioni della Calabria, av rebbe evitato: ] ) il costo del nuovo organo; 2) la separazione delle competenze , a danno del e,oordinamento, fra bonifica al piano ed intervento sulla mon tagna, fra inBibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==