Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

., tra parte, proprio per questa ragione si potrebbe elevare il massimale di assistibili affidati a ciasct1n medico, dovrebbe co11sentire la corresponsione di compensi perlomeno dece~ti. Se poi si tien conto che 'le visite in molte zone, specialmente nel Mezzogiorno, sono pagate dai clienti privati 300-400 lire, si capisce perchè molti medici non abbiano affatto trovato « offensive » le offerte delle Mutue, ma anzi si siano mostrati propensi ad accordarsi, o addirittura si siano accordati, sfidando i fulmini disciplinari dell'Ordine. Sintomatico l'episodio occorso a Velletri, dove due giovani medici hanno accettato di lavorare per la Mutua locale con un compenso di 100.000 'lire al mese, per due, tre ore al giorno di ambulatorio. I due medici sono stati sospesi temporaneamente dall'esercizio d·ella professione dall'Ordine provinciale di Roma, sotto l'imputazione preannunziata, e cioè di « condotta disdicevole al decoro della categoria ». Con mezzi di questa natura l'Ordine riesce ancora a farsi temere, ma tutto sta ad indicare, e in primo luogo proprio 'la necessità di ricorrere alla forza, come la situazione lentamente tende a sfuggirgli di mano. Difficoltà, per l'Ordine, son presto sorte anche al livello provinciale. Qui le Mutue hanno cercato di organizzarsi a tutti i costi, per lo più puntando, come nel caso di Roma, sull'aiuto di qualche Ospedale, tra i qua'li si son mostrati particolarmente ben disposti quelli gestiti da Ordini religiosi. Con questi appoggi si è riusciti a mettere in piedi un minimo di servizi sa~ nitari; le spese alla fine dell'anno risulteranno maggiori del previsto, ma si è convenuto affrontarle per impedire che cresca il malcontento degli assicurati. La situazione delle Mutue provinciali è stata agevolata anche da una presa di posizione della Federazione delle amministrazioni ospedaliere, la quale in giugno ha invitato tutti gli ospedali aderenti a prestare senza indugio l'assistenza ai contadini. Questo ha avuto per effetto di mettere in agitazione i medici ospedalieri, che hanno minacciato uno sciopero; contrasti interr:i hanno però impedito che la minaccia avesse seguito. La tattica di sfruttare al massimo, sul piano locale, le incrinature del fronte medico si è integrata al centro con la denuncia all'·opinione pubblica di « taluni gruppi di medici, i quali si oppongono, in contrasto alla volontà delle decisioni parlamentari, all'attuazione della legge sui coltivatori diretti » e con l'avvertimento che, « ove il perdurare dell'attuale situazione da parte degli Ordini dei medici impedisse l'attuazione della legge, non si esiterebbe a ricorrere a mezzi idonei atti a conseguire l'assistenza sanitaria ». I « mezzi idonei » si è incaricato di cercarli l' on. Bonomi, insorto in difesa di quella che egli crede, o si sforza di far credere, la sua creatura. Sollecitato il Governo ad intervenire con una soluzione di forza, il leader dei coltivatori diretti si è subito preoccupato però di assicurare alla causa della Federmutue l'appoggio attivo di quelle organizzazioni le quali, come egii stesso ha scritto in una lettera a un settimanale, « rappresentino i concreti [43] Bibloteca Gino Bianco ..

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