... ' in quelle statistiche una diabolica invenzione dei comunisti per « infangare l'onore del Paese». Basterebbe ricordare i dati rilevati in questo campo dall'inchiesta sulla miseria. Su 100 famiglie rurali, ben 18 risultavano nel 1953 in condizioni di miseria, 16 in condizioni di povertà, 70 in condizioni medie (il reddito medio annuo per agricoltore è stato nel 1954 di 190.000 lire). Delle famiglie dei coltivatori diretti, il 29,1 % risultava in condizioni di miseria, - con punte del 41% in Campania, del 43,7% in Basilicata, del 54,l % in Abruzzo; in condizioni di povertà il 39,6%, con punte del 42,6o/c, in Sardegna, del 55,7% in Campania, del 64,4% in Abruzzo, del 66,7% nel Trentino. Si è trovato addirittura che centinaia di migliaia di piccoli proprietari e affittuari guadagnavano mensilmente meno dell'ammontare degli assegni familiari spettanti agli operai dell'industria. E infatti, sul piano provinciale e locale l'Ordine non ha insistito molto su questa posizione, preferendo invece ricorrere ad appelli ai coltivatori diretti stessi - magari con manifesti murali, come è accaduto ad Asti - per invitarli a rivoltarsi contro i dirigenti delle Mutue, tristi parassiti il cui intento è di sfruttare ad un tempo contadini e medici. E si è cercato di sfruttare al massimo presso l'opinione pubblica alcuni casi - dovuti all'eccessivo zelo di qualche dirigente - di Mutue che avevano offerto compensi forfettari annui .di 200-300 Lire per assistibile, o il caso limite di quella Mutua che aveva indetto cc aste » al. ribasso tra i medici locali, con « licita- · zione privata tra i medici che abbiano presentato richieste uguali ». Naturalmente - osserva Il Medico, organo dell'associazione dei liberi professionisti, rivolgendo alcune cc parole chiare » nel numero di giugno '55 ai « coltivatori intelligenti » - cc nessun malato affiderebbe mai la cura della propria salute a medici minacciati, con i quali in tal caso non potrà mai esserci rapporto di fiducia »; aggiungendo, per chi non avesse ben capito: « quando voi siete ammalati sono i medici che vi curano, non certo i vostri dirigenti, che nel caso sp·ecifico sono degli intrusi ~ dann·o della vostra salute». Sul punto apparentemente più controverso, la questione delle 3.000 lire all'anno per assistibile, si sono dette molte inesattezze. La cifra è stata calcolata a suo tempo, da un lato sulla base del costo annuo per assistibile dell'IN AM, che è 6.000 lire - e che comprende anche le prestazioni economiche e quelle farmaceutiche non estese ai _contadini -; dall'altro sulla base dell'esperienza fatta negli anni scorsi dalla Confederazione « bonomiana », con un certo numero di mutue provinciali volontarie. Delle 3.000 lire alle Mutue comunali spettano 750 lire: nelle trattative individuali intercorse in questi mesi, a dispetto della diffida dell'Ordine, le Mutue in_media hanno offerto ai medici 600-650 lire all'anno per assistibile (contro le 900-1000 che che paga l'INAM). Si tratta cli una cifra tutt'altro che alta, ma che però, se si considera che la mancanza di prestazioni econ~miche durante la malattia dovrebbe costituire una remora notevole alle visite ingiustificate e che, d'alBibloteca Gino Bianco
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