Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

specifica, che qui ci preme sottolineare, e cioè che tali provvedimenti sono stati emanati quasi a danno del Mezzogiorno. Infatti. mentre per alcuni prodotti industriali si è arrivati a restituire l'IGE all'esportazione per il 4% e il 3% sul valore, franco fabbrica, per i prodotti tipicamente meridionali, quali i frutti conservati, 1e marmellate e i succhi di frutta, si scende al 2%; e per altri ancora, quali oli, legumi e salse, si arriva appena all'l %· Il diritto compensativo sulle importazioni, istituito con la stessa legge, è identico e della stessa misura. (Con il D. L. 14-12-1947, n. 1598 e le Leggi n. 1482 del 29-12-1948 e n. 1621 del 29-11-1951, per l'industrializzazione del Mezzogiorno, le materie prime e i prodotti semilavorati importati a tal "fine, venivano esentati dal pagamento del dazio; e l'IGE relativa veniva riscossa a metà. Adesso, con recente circolare del Ministero delle Finanze, il suddetto Diritto compensativo, che è un vero e proprio aumento di dazio e che va dall'uno al quattro per cento sul valore delle merci, verrà riscosso per intero, anche per quei prodotti e materie prime agevolate da tali leggi. Puro fiscalismo o lento, inconsapevole magari, abbandono della politica meridionalista?) Non , solo, ma le altre restituzioni dei diritti, più sopra enlllllciate, vanno unicamente a favore delle industrie settentrionali, riferendosi a prodotti metalmeccanici, che vengono fabbricati per la maggior parte nel Nord. E, se non bastano queste poche considerazioni, si osservino le statistiche del commercio con l'estero dei primi due mesi del 1955: da esse si nota, infatti, una forte diminuzione dell'esportazione di agrumi, frutte fresche e vini. Nei primi due mesi del 1954 si esportarono rispettivamente delle voci suddette q.li 124.576, 50.349 ed hl. 177.433, mentre nel corrispondente periodo del 1955 si sono esportati degli stessi prodotti q.li 97.101, 23.593 ed hl. 166.166. Pertanto la diminuzione generale del volume delle esportazioni nei due mesi considerati, valutata pari al 3,8 per cento rispetto al 1954, si può dire sia stata determinata dalla mancata esportazione di prodotti meridionali, insieme ai prodotti tessili e al riso. Non vogliamo con questo dire che i provvedimenti ih aiuto alle esportazioni siano risultati nocivi per il Mezzogiorno così, sic et simpliciter, ma piuttosto che le nostre considerazioni si rifanno alla nostra idea, che, cioè, il problema meridionale resta problema europeo. Il fatto stesso che i prodotti del Sud non trovino collocamento negli altri paesi, dimostra da parte di questi ultimi recrudescenza del protezionismo agrario, già notato in effetti nella stessa Germania Occidenfale e dallo· stesso Erhard aspramente com-- battuto. Tale protezionismo ,complicherà ;ancor più il nostro problema, rendendo vano qualsiasi processo di industrializzazione agraria che per poter riuscire avrà bisogno di un allargamento del mercato di sbocco, che l'Europa soltanto ci potrà dare. ·Purtuttavia, in attesa del meglio, occorre che la nostra agricoltu1a si [37] .. Bibloteca Gino Bianco

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