Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

e nel quale le possibilità individuali sono pressochè indefinite ed aperte a chiunque; eppure essa rappresenta una interpretazione ed un tentativo di spiegazione del fenomeno, cui si è voluto espressamente far cenno, perchè, vltre ad essere di origine non sospetta per i benpehsanti, costituisce un tentativo di prendere obbiettivamente contatto con taluni aspetti della realtà occidentale, ed, in particolare, di quella italiana. Q_ 1 uanto precede individua, però, e precisa responsabilità di uomini, di partiti, di ambienti; continuare ad ignorarle pregiudicherebbe per sempre 1 risultati che invece legittimamente ci si possono attendere da una costruttiva politica di sviluppo e di espansione delle zone arretrate. Guardando ai più recenti sviluppi della situazione si deve concludere, tuttavia, che purtroppo nessun indizio può essere registrato che lasci adito a speranze di nuove e più concrete impostazioni nel senso anzidetto. Talune circostanze potrebbero, invero, autorizzare a pensare che un processo di elaborazione e di ripensamento dei termini del problema sia in atto presso le autorità responsabili americane e negli ambienti internazionali europei; ma, per converso, altri e non meno decisivi elementi fanno invece temere che anche dell'enunciazione di nuovi principi non si vogliano trarre tutte le necessarie. conseguenze. Alla politica del << containement » è seguita, infatti, la politica della « comp~titive coexistence >> con la quale sembra si debba intendere, soprattutto, il passaggio dalla competizione fra Occidente ed Oriente dal terreno politico-militare a quello politico-economico. E questa interpretazione sem- , bra tanto più fondata in quanto si basa sulle dichiarazioni di personalità 1esponsabili, nonchè su altri episodi di minore rilievo anche se altrettanto sgnificativi. Fra questi ad esempio - ed a breve distanza dalla enunciazione di tale formula - la pubblicazione, da parte della Tipografia dello Stato, di uno studio relativo allo sviluppo economico comparato dell'Oc,. cidente e del blocco sovietico,negli anni fut11ri;studio che non si è mancato di diffondere ampiamente fra i parlamentari americani. Nella introduzione di tale documento viene riconfermata la necessità, per l'America, di collaborare, << nel suo stesso interesse», allo sviluppo economico del mondo occidentale e di mantenere così, anche per il futuro, le condizioni di maggiore benessere che attualmente distinguono il mondo libero da quello sovietizzato: si riafferma, cioè, l'idea base della politica del << containement ». Tuttavia, nella nuova formula, tale concetto ritorna con una Bibloteca Gino Bianco

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