Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

paesi di democrazia occidentale ed in pieno sviluppo, presenteme nte, nell'Italia Meridionale. Può accadere in quest'ultimo caso che (per mancanza di una class e dirigente illuminata, per insensibilità, o perchè l'ambiente politico e sociale entro il quale il movimento ha preso inizio rivela forti resis tenze od è privo di salde radici democratiche) l'abitante delle zone sottosvil uppate sia portato ad attribuire al comunismo - ciò che esso sostiene, d el resto, nella sua propaganda - i pallidi benefici del primo impulso rifo rmatore e voglia, conseguentemente, accelerarne il moto, al fine di raggiung ere migliori e più stabili condizioni di vita. Il comunismo delle zone sottosviluppate, quindi, lontano da ogni impostazione dottrinale e dogmatica, si attribuisce una funzione strumentale di rottura delle resistenze economiche e sociali che, realmente od apparentemente, si frappongono al movi111entodi sviluppo. Il riaffermare in esso il metodo e gli ideali democratici diventa, quindi, un problema tecnico e politico al tempo stesso: tecnico, riel senso di una maggiore efficienza organizzativa nell'attuazione dei programmi e dei piani; politico, nel senso della concreta dimostrazio ne della validità del metodo democratico quale strumento di progresso. Questa funzione strumentale e di pressione sociale, attribuita ogg i al comt1nismo, contrariamente alla sua vocazione rivoluzionaria, d a molti elementi refrattari alla sua ideologia, appare più chiara, appunto perchè più cosciente.~in talune regioni ad alto livello di vita. L'indagine svolta nell'autunno scorso, da un giornalista di « LIFE >>, sul comunismo in Italia, ha dimostrato il fondamento di questa ipotesi per quanto riguard a la penetrazione comunista nel centro e nord-Italia; mentre è discutibile che la stessa ipotesi trovi ulteriore conferma, per quanto riguarda il Mezzogiorno, ,nei dati finora raccolti sulla presunta tendenza all'espansione comunista nelle zone di riforma fondiaria. La stessa rivista non ha esitato , infatti, sempre nel medesimo numero e nel medesimo articolo, ad acco gliere la definizione secondo la quale alcuni strati della società italiana sarebbero oggi affetti da pericolosa schizofrenia. Nè il contesto dell'articol o lascia alcun dubbio sui destinatari di tale definizione e sui motivi della medesima. Certo la funzione strumentale di rottura che viene attribuita , in tal modo, al comunismo, può riuscire difficilmente comprensibile a buo;1a parte dell'opinione pubblica di un paese, di formazione recente, i n cui le vischiosità e le resistenze sociali non raggiungono mai punte per icolose; Bibloteca Gino Bianco

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