Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

tenaci sostenitori:· principio secondo il quale lo sforzo inteso a favorire le zone sottosviluppate porta al solo risultato di farvi lievitare, anzicl1è recedere, il comunismo. . La verità è che, su tale punto, gli equivoci e gli errori sono ugualmente numerosi da parte di coloro che sostengono sia l'una che l'altra tesi; in quanto ambedue muovono da una interpretazione esclusivamente econolnicistica dei problemi sociali. Ne consegue che, oltre a non aver saput~ sviluppare a fondo le implicazioni derivanti da tale premessa, gli anti-isolazionisti non hanno compreso come lo sforzo compiuto andasse necessariamente inquadrato in un complesso di particolari accorgimenti politicosociali, la cui applicazione avrebbe potuto impedire le gravi conseguenze delle quali vengono resi responsabili dai loro avversari isolazionisti; costoro, a loro volta, risultano essere fra i principali responsabili della situazione cl1e tanto deprecano, in quanto, sia nel Parlamento che presso l'opinione pubblica del proprio paese, non hanno mai cessato di essere gli autorevoli portavoce della generale incomprensione sulla portata esatta e sui veri terrnini del problema, contribuendo ad impedire, così, che, alle dimensioni e alla natura di esso, fossero predisposti mezzi adeguati di soluzione. Come si è detto, infatti, il problema della penetrazione comunista nelle zone sottosviluppate è, in realtà, molto più complesso di quanto si pensi . t lo si può solo affrontare facendo ricorso, non al concetto di causa, ma a quello di funzione. In base a tale concetto si può allora affermare che, se gli investimenti svolgono, nel processo economico di sviluppo delle zone arretrate, una f 1,1.n~ zione dinamica di impulso iniziale e di accelerazione successiva, le condizioni economiche che ne derivano agli individui ed ai gruppi rappresentano, a loro volta, in conseguenza della nuova situazione, l'elemento dinamico acceleratore di un diverso equilibrio sociale; sono cioè le funzioni determinanti di un nuovo sistema di rapporti sociali ed economici che tendono a disintegrare, nella direzione dello sviluppo, la struttura della veccl1ia società. In tale fase di movimento e di relativa instabilità, la propaganda e la penetrazione comunista possono inserirsi con probabilità di successo in vista del duplice scopo di giungere alla formazione di una società coliettivistica - e tale sforzo è in atto nel sud-est asiatico - oppure di guadagnare vantaggi propagandistico-elettorali secondo la tattica applicata nei Bibloteca Gino Bianco

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