Siamo lieti di apprendere che i funzionari dell'Ente di Riforma, che hanno partecipato ai convegni democristiani degli assegnatari, erano presenti soltanto « in qualità di osservatori », o « a titolo privato ». La precisazione del prof. Ramadoro, Presidente della Sezione Speciale per la Riforma fondiaria in Puglia, Basilicata e Molise, vale, se non altro, come implicita accettazione del nostro punto di vista: che una partecipazione a titolo più jmpegnativo, più ufficiale, sarebbe stata da condannare severamente. È da evitarsi allora che le cronache, specie quelle ufficiose, di tali convegni facciano pensare appunto, come hanno fatto pensare, a una partecipazione di ·rappresentanti degli Enti a carattere ufficiale ed impegnativo. Le nostre « interpretazioni affatto arbitrarie dei fatti » derivano anche dalle interpretazioni che hanno accreditato le cronache; e quindi sono assai meno arbitrarie di quanto ritenga il prof. Ramadoro. Mentre quindi prendiamo atto delia smentita, esortiamo l'Ente Riforma ad attentamente evitare il riprodursi di fatti ed episodi che possano dare adito a cosiffatte interpretazioni: intervenendo, con lettere come quella su riportata, anche nei confronti della stampa governativa, tutte le volte che Enti di Riforma e partito della D.C. appaiono da essa confusi in un equivoco rapporto di regime. C'è poi l'argomento delle spese per i convegni. Il prof. Ramadoro asserisce che tali spese sono state sostenute dalla D.C.; poi riconosce che, per l'occasione, gli Enti hanno « sussidiato alcune manifestazioni folkloristiche (carri allegorici, ecc.) ». Ora, se la D.C. ha sostenuto essa le spese dei co·nvegni, perchè il Popolo non ha smentita 'l'accusa de l'Unità? Perchè l'on. Zaccagnini, nella sua polemica con l'organo comunista, ha eluso la questione del finanziamento dei convegni? È da questi silenzi che noi, con rincrescimento, abbiamo dovuto dedurre che, in difetto di smentite, probabilmente le spese dei convegni democristiani di assegnatari erano state effettivamente sostenute dagli Enti; e a questo punto valgono considerazioni come quelle fatte a proposito del primo punto della lettera del prof. Ramadoro. Quanto alle manifestazioni folkloristiche, esse ci trovano risolutamente contrari; e quindi, siamo a maggior ragione contrari al fatto che esse siano cc sussidiate » dagli Enti; i quali, peraltro, se proprio ci tengono a organizzare manifestazioni di questo tipo, potrebbero almeno non organizzarle in concomitanza con manifestazioni del partito di maggioranza. Si dica pure, poi, che questa nostra ostilità alle manifestazioni « folkloristiche » è « viziata da pregiudizi tipicamente liberali », indice di « mentalità cittadina » e « antic.ontadina » A.bbiamo fin troppe Piedigrotte e processioni varie nel calenclario delle domeniche nei paesi meridionali; non c'è alcun bisogno che se ne aggiungano altre, « sussidiate » dagli Enti di Riforma! Infine, quanto alla polemica indebitamenti-anticipazioni sulle spese degli Enti di Riforma, riconosciamo la serietà degli argomenti su cui teoricamente si fonda la difesa degli Enti; ma questa serietà viene gravemente comI-!.1~] . .. Bibloteca Gino Bianco
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