Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

.... R. ci ascoltava seduto di lato sulla sedia e il giovanè amico romano faceva da collegamento, da interprete, si potrebbe dire, e di tanto in tanto interveniva per sottolineare con entusiasmo le nostre qualità di democratici, di giovani preoccupati e pensosi di quanto avviene nella regione. La sera seguente a casa sua, il nostro amico ci informò che se l'avessimo ritenuto opportuno, avremmo potuto recarci ad I., per meglio illustrare là il nostro piano; il giorno dopo, infatti, sarebbe partita una lettera per avvertire del nostro arrivo. Sulla porta, poi, ci disse scherzando che G. C. era apparso come un esemplare di intellettuale meridionale di derivazione crociana, mentre di me erano stati notati, con una certa sorpresa, il taglio inglese dell'abito e un aspetto da laburista. Appena fummo nella strada, G. C. disse: - Ora vedremo che succede. - Che facciamo stasera ? -, chiesi io. - Andiamo verso il centro, - propose l'amico, - mi piace l'emiciclo di Piazza del Popolo. - È giusto duecento passi l'emiciclo, - dissi io. - Li ho misurati l'altra volta che venni qui. Pare che ti voglia abbracciare, la piazza. G. C. si mise a ridere. - Lasciamo stare gli abbracci, - disse. Nel treno che ci portava a Torino, guardavamo spesso la campagn1 <lal finestrino. - È un'altra cosa qui, - dicevo, e si trattava ora del Lazio, poi della Toscana. - La campagna è una cosa pulita, ordinata. G. C. muoveva la testa, stringeva le labbra. - È una cosa pulita, - ripeteva. - Gli uomini ci possono stare. Non è un deserto o archeologia. Nello scompartimento c'erano due ragazze di Torino. Ad un certo punto ci chiesero se fossimo agrimensori o periti agrari. Una era insegnante di matematica, l'altra di scienze. Si erano recate a Roma per un concorso e parlavano con animazione della pensione dove avevano abitato e delle pillole che avevano preso prima degli esami. Q1 uella di matematica era bionda e più vivace. Dopo qualche tempo, l'altra che era magrissima e portava gli occhiali, salì coi piedi sul sedile e tirò fuori dalla valigia un barattolo di marmeilata di castagne e un pacco di biscotti. Incominciarono a preparare dei piccoli sandwinch e ci chiesero se ne Bibloteca Gino Bianco

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