Nord e Sud - anno II - n. 9 - agosto 1955

razioni dei giovani, i quali spesso volgono la mente altrove, ad altri .paesi, ad ·altri mestieri? - E spingendosi addirittura nelle preture, quali sono i motivi delle liti, e cioè quanto grano, quanto bestiame, quante infinitesime strisce di terra intervengono a determinarle? Queste ed altre osservazioni, altri richiami che via via si presentavano alla mente, confluivano nel progetto dell'inchiesta, per ora semplicemente allo stato di generica formulazione, ma sostenuto da un preciso sentimento della regione, nella sua unità territoriale e nello sviluppo di questi ulti- • • m1-anni. Verso la metà di novembre prendemmo il treno. A Roma incominciarono le telefonate, i contatti con gli amici, ci muovevamo con un'aria quasi ufficiale, come diplomatici incaricati di una delicata missione. L'aspetto di G. C. con la testa greca ben piantata sulle spalle massicce, riservato e preciso nel parlare, confermava tale impressione. Un comune amico, giovane romano molto vivace e colto, candidato repubblicano per la Basilicata nelle ultime elezioni politiche, che a quel tempo lavorava presso l'ufficio estero della Società X. Y. & C., al corrente della cosa, pensò di procurarci, per il momento, uno scambio di vedute con alcuni dirigenti della Società); e particolarmente con il dottor R., il quale avrebbe potuto, eventualmente, prendere in considerazione il nostro programma. Una sera, infatti, quasi occasionalmente ci trovammo a colloquio con R.. Fiu fatto servire un vermouth, e pareva che ciascuno fosse poco propenso a parlare. Finalmente il discorso cadde sulla Basilicata e R. fece una rassegna delle iniziative che da parte loro o per il loro concorso erano state prese o messe allo studio per la regione; il centro della conversazione si aggirò per lo più su Matera. Il problema dei sassi, il nuovo villaggio La Martella, l'UNRA-Casas, gli investimenti governativi, l'azione della Riforma, le inchieste sociologiche. Noi ci presentavamo nel corso di un'attività che, secondo il nostro intelocutore, era da considerarsi, per· molti aspetti, deficitaria o quanto meno lacunosa. A nostra volta, dichiarandoci d'accordo su questo rapido bilancio, accennammo a quanto avevamo in animo di fare e alle ragioni che ci avevano spinto ad un tale proponimento. Bibloteca Gino Bianco

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