di bruciare. S'annerisce e sospira, come un bengala consumato; poi dal Vomero o da Capodimonte, dall'Arenella o dai Ponti Rossi comincia a fioccare una lanugine di brezza misericordiosa. È vento non più solido e lungo di un capello di neonato) ma visita perfino i ' bassi ': discese anche nel naufragatissimo domicilio del carbonaio Tescione alla Sanità (quei vicoli immersi, colati a picco) della Sanità) e toccandoci impercettibilmente ci rianimò ... » (1 E) « ••• dove il vicolo sfociava in una piazzetta, alc11ni giovanissimi raccoglitori di cicche (scalzi e repentini come le raffiche entravano nei bar e detergevano il pavimento fino all'ultimo filo di tabacco) stavano giocandosi a zecchinetta il raccolto della giornata. Il vincitore rastrellava con la precisione e la grazi~ di un croupier i mucchietti di mozziconi; chi aveva perduto sospirava. » (16) . · Questo continuo oscillare dello scrittore di terza pagina tra il patetico e il faceto è solo in parte giustificato ed assorbito dallo spettacolo, eh' egli ci offre, di un popolo dai riflessi pronti, dalla vitalità inesausta, dalle 1passio~i << tacite e fulminee come uno scatto di coltello», dalle tribolazioni vissute e rappresentate con inimitabile vena teatrale (i napoleta11:i « inventano Napoli, si raccontano con qualche enfasi, con qualche compiacirnento... : il giorno in cui deponessero o frantumassero lo specchio inr1anzi al quale si mettono a soffrire non vorrei essere nè a Napoli nè vivo ») (17 ): non una immagine, nè una formula nuova si è sostituita al bagaglio tradizionale della città, con la sua risata malincor1ica e le sue lacrime dissimulate sotto il sorriso. Un pizzico di chitarrismo ed una stilla di populismo, ben emulsionati nella penna di un prodigioso giornalista moderno, non potevano aspirare a tanto. Su questo << benedetto ed infelice paese >> continua a distendersi, all'infinito, l'ombra di uri dilemma suggestivo: « Non si saprà mai, pensavo, se creando questo paese, al quale nessuno può non voler bene) Iddio scherzava o faceva sul serio. » (18 ). Ma una testimonianza più rigorosamente popolaresca viene a sovrapporsi a questa Napoli da elzeviro: la plaga beata dal lieto d_olore si trasforma nella « Napoli vera>>,che è « sì più brutale, ma più storica e meri- ( 15 ) Gli alunni del sole, III ediz. (Milano, Bompiani, 1952), p. 6J. ( 16 ) San Gennaro, p. 32. ( 17 ) Ibidem, p. 24. ( 18 ) Ibidem, p. 104. Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==