getto a meno rapidi cambiamenti nella tecnica produttiva, per lo meno nei Paesi economicamente maturi, è la ricerca di un opti,mum demografico in agricoltura (10 ). Medici e Orlando stabiliscono in << dieci ettari di terreno seminativo di media fertilità la quantità di terra indispensabile per assicurare ad una media famiglia contadina un reddito comparabile con l'analogo al quale potrebbe aspirare in attività extragricole >> (11 ). Comunque la tabella che segue può essere indicativa della eccedenza di lavoro agricolo gravante sulla superficie suscettibile di cultura agraria in Italia (12 ). Terra lavorabile per· addetto all'agricoltura in cdcuni Paesi (13 ) Stati Uniti • • • • • • • • 23,64 (ettari) Gran Bretagna • • • • • • 15,34 Nuova Zelanda • • • • • • 8,20 Danimarca • • . • • • • • 5,64 Francia • • • • • • • • • 4,46 Spagna • • • • • • • • • 4,10 Olanda • • • • . • • 3,85 Ungheria • • • • • . • • 3,43 Cecosìovacchia • . . . • • 3,42 Turchia • • • • • • • • • 2,29 Italia • • • • • • • • • • 1,76 India • • • • • . • • • • 1,31 Egitto • • • • • • • • • 0,57 Giappone • • • • • • • • 0,34 • -I . ( 10 ) Il CoLIN-CLARKha formulato questa relazione, valida per agricolture asciutte: log. y = 2.8300 - 0.4378 log. x in cui y è il prodotto netto annuo per addetto agricolo e x è il numero di addetti per chilometro quadrato. La relazione indica che, per elevati valori di densità degli addetti agricoli, il prodotto netto annuo per addetto diminuisce. - CoLIN CLARK: T he conditions of economi·c progress, citato. ( 11 ) MEDICIG. e ORLANDOG.: Agricoltura e disoccupazione, op. cit., pag. 5.3-59. ( 12 ) È opportuno altresì rilevare l'esistenza di un rapporto tra prevalenza di cerealicoltura e conseguente scarsa importanza degli allevamenti zootecnici con la forte densità demografica agraria di alcuni Paesi, come la Turchia, l'India, il Giappone e l'Italia. Si calcola infatti che per garantire una dieta comprendente il 30-40% di cibi di origine animale (carne, latte, ecc.), occorre una estensione di terreno agrario due volte più grande di quella necessaria per produrre una dieta che includa solo il 10% di cibi di origine animale. ( 13 ) G. MEDICIe G. ORLANDO: _4.gricoltura e disoccupazione, op. citata, pag. 54. [53] Bibloteca Gino Bianco
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