Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

Amministrazione Provinciale, on. Nino Campus, nipote dell'ex m~nistro Segni, e democristiano di estrema destra. Sorto nel '46, il giornale si stam11anella tipografia dell'E.T.F.A.S. (Ente di Trasforn1azione Fondiaria ed Agraria Sarda): cosa c'entri una tipografia con la trasformazione fondia- . ria, non ci è dato di capire, ma la notizia ci viene confermataJ da varie parti. Presidente della Società Editoriale del Corriere dell'Isola è appunto l'on. Campus, le cui tendenze politiche (ha recentemente commemorato Graziani al Con~iglio Provinciale), non discordano gran che da quelle del direttore, Goffredo Santevecchi. L'ex direttore Spano-Satta, che è stato ora assunto all'Ufficio Stampa della Cassa del Mezzogiorno, fornisce le corrispondenze da Roma, dividendosi il compito con l'agenzia democristiana di cui più volte si è fatta menzione, ed alla quale pare sia dovuta anche buona parte del residuo materiale. Fatto molto peggio del suo concorrente locale, a solo quattro pagine (con il solito sacrificio della pagina di varietà alle « Cronache regionali »), il Corriere a_ppareteso nel tentativo di equilibrare gli atteggiamenti nazionali del partito di maggioranza con gli interessi e gli influssi locali. 11olto mediocre editorialmente e politicamente, esso ha una tiratura di poche migliaia di copie, ed una diffusione conseguentemente molto ristretta. *** Ai lettori di questa rivista non può essere sfuggito l'interesse centrale che viene da noi attribuito al fenomeno della stampa italiana, che si è cercato di analizzare in questa o q~ella sua manifestazione specifica, sempre .che se ne sia presentata l'occasione. Qui si è trattato di una indagine complessiva, localizzata al territorio che maggiormente sollecita il nostro interesse, condotta rifacendoci un po' indietro negli anni e senza perdere di vista le condizioni generali delle regioni cui ci si riferisce. Ci premeva, in- .somma, conoscere quale rilevanza assuma, nel complessivo tessuto civile del Sud, l'affermarsi sempre maggiore di una stampa locale; ed, insieme, .se ed in qual maniera il contemporaneo fiorire di giornali locali innovi le .tradizioni politiche ed editoriali della vecchia stampa di provincia. Nel tirare le conclusioni, non si può negare che esse siano del tutto negative. ~opo dieci anni di democrazia, manca ancora alle redazioni meIidionali, ed ai gruppi economici cui esse fanno capo, una esatta concezione Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==