Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

quella di Ansaldo (più dell'Ansaldo tipo Borghese, che dell'Ansaldo tipo Mattino), collaboratore di prima e di terza pagina. Dopo l'operazione sud- .detta, L'Isola e Ultimissime hanno assunto una unica direzione: Girolamo Damigella, direttore responsabile, e Santi Corvaja, redattore capo. ' Rispetto a Catania, Palermo offre una realtà meno vivace e progredita, _piùchiusa, tradizionalista, diffidente. Essa ha l'aria di rappresentare la sopravvivenza di un vecchia civiltà, di offrire la documentazione di u11astorica decadenza, accresciuta (a paragone, ad esempio, di Napoli) dalla sua lontananza dal centro della Penisola, che ne fa ormai quasi una inspiegabile metropoli periferica. Tanta immobilità non può non riflettersi anche nell'ambito degli interessi e delle simpatie dei lettori di giornali: a questo proposito, perchè il paragone con Catania risulti concreto, basterà dire che, mentre a Catania il quotidiano <<nazionale» più letto è Il Corriere della Sera, a Palermo è il napoletano e monarchico Roma. La città possiede, inoltre, due testate di tradizione antichissima. Una è tra le più vecchie in Italia: Il Giornale di Sz"cilia. Fondato da Girolamo Ardizzone, esso ha legato costantemente, per molti decenni, la sua vicenda a quella di questa famiglia, con una breve interruzione solo durante il fascismo. Il primo mezzo secolo di vita del Giornale di Sicilia Io caratterizzò come un giornale di rigorosa osservanza moderata, sempre governativo, dalla notevole autorevolezza e dalla vasta diffusione che si estendeva per tutta la Sicilia, in concorrenza con la stampa locale e con i quo- . tidiani nazionali. Il suo secondo direttore - Giuseppe Ardizzone - intorno al primo decennio del secolo, lo portò su posizioni più radicali, tanto che nel 1911 il giornale appoggiò, alle elezioni amministrative, un blocco di sinistra, comprendente anche i socialisti bissolatiani, che conquistò il ,comune. Successivamente questo indirizzo - rafforzato dall'influsso, sul <lirettore, di suo figlio Angelo - condusse il giornale palermitano alla polemica contro il nascente fascismo. Poi nel '25, per imprecisati motivi, Angelo Ardizzone si suicidò; ed il giornale, in obbedienza alle condizio.ni generali dei tempi, affievolì i suoi toni polemici nei riguardi del regime, fno a divent3re un organo governativo, e ad essere sottratto, per quasi un· ' ·~ventennio,alla famiglia del fondatore. Tra i vari direttori fascisti, quello che esercitò il maggiore influsso sul giornale fu l'ex direttore de La Tribuna del Mezzogiorno di Messina, Cesare Marroni. Con la Liberazione {dopo un breve periodo in cui mutò la testata in Nuovo Giornale di Sicilia) [90] Bibloteca Gino Bianco

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