superi la stretta cerchia degli intellettuali, è dimostrato dal fatto che, tra ~ giornali <<nazionali>>che giungono a Catania, il Corriere della Sera è il più letto e diffuso, a preferenza dei quotidiani napoletani e romani. Questo <<livello>> cittadino, costanten1ente in aumento, non ha però trovato un adeguato riscontro nella qualita della stampa locale, che - in !Compenso - non si può dire superi d-~molto la media degli organi meridionali. Dei quattro giornali che vivono attualmente a Catania, tre sono di recente impianto. Negli ultimi anni del regime esisteva a Catania un solo quotidiano: Il Popolo di Sicilia (<<quotidiano fascista»). Soppresso dopo il 2S luglio, esso fu sostituito, dopo l'ingresso degli alleati in Catania - agosto 1943 - dal Corriere di Sicilia, che riesumava una vecchia testata prefascista. Esso svolse nei primi tempi della sua vita il ruolo comune ai giornali dell'AMGOT, diretto prima dall'avv. Ardizzoni (Sindaco prefascista di Catania, e primo Sindaco postfascista) di tendenza demolaburista, poi dal Long~itano, esponente della destra socialdemocratica. Durante la direzione di quest'ultimo, ed in seguito ad u11aserie piuttosto confusa di vicende editoriali, il giornale venne messo all'asta e fu acquistato da un gruppo di capitalisti locali, tra i quali era l'on. Calcagno, democristiano. La vecchia redazione, capitanata dal Longhitano, fonda allora un nuovo giornale, Il Corrieredi Catania, a carattere più spiccatamente socialdemocratico, e forse addirittura finanziato dal P.S.L.I. Dopo il fallimento del giornale concorrente, e dopo altri mutamenti di proprietà, il Corriere di Sicilia è tornato nel 'S3 al Longhitano, che ne è attualmente editore, mentre ne ha assunto la direzione Salvatore Frazzetta; redattore capo ne è Giuseppe Cappuccio. Il giornale dovrebbe seguire una linea politica socialdemocratica, in accordo con le vedute politiche del suo editore e del • suo direttore; ma questa ispirazione appare espressa, in realtà, con il tiepido possibilismo caro alle redazioni meridionali; il che rende inadatto il quotidiano catanese - che pure talvolta, per forza di cose, è indotto a distaccarsi dalla volgarità reazionaria dei suoi concorrenti (18 ) - a svolgere efficacemente una funzione di terza forza. È questa sua linea politica mal definita che ha alienato al Corriere di Sicilia le simpatie locali - sìa quella delle minoranze colte e politicamen- ( 18 ) Vedi l'atteggiamento assunto dal giornale a proposito della legge elettorale siciliana. [85] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==