Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

dal punto di vista informativo - del rivale. Dei due suoi direttori, il primo, e di gran lunga il più autorevole, Girolamo Bellavista, è un noto avvocato penale vivente a Roma, ordinario di procedura penale all'Università di Messina, polemista di una certa efficacia. Dietro sua is,Pirazione, il giornale si attiene ad una linea politica sedicente liberale, tale cioè da essere completamente appagata dalle « istanze ideologiche » dell' on. Malagodi (17 ). L'assunzione da parte dell'on. Martino ~el Ministero degli Esteri è causa, sulle colonne della Tribuna, di un nuovo interesse per la politica internazionale, che viene espresso con il solito dilettantismo, qui accoppiato a comprensibili esigenze apologetiche. La terza pagina è totalmente priva di interesse e di firme di rilievo. La diffusione è estremamente limitata, malgrado il sottotitolo << Notiziario di Messina e della Calabria», e la presenza di due redazioni periferiche in questa regione, una a Catanzaro ed una a Reggio. La gestione è probabilmente passiva, e la tiratura raggiunge quasi le 6-7 mila copie. Tra le maggiori città della Sicilia, Catania è senza dubbio la più vi- ·vace e moderna, per la presenza di un ceto borghese economicamente i_n-,- traprendente, che la fa evadere, per certi aspetti, dallél~fisionomia tradizionale ai grossi centri della provincia meridionale. Che l'esigenza di una informazione giornalistica di tono più aggiornato e progredito di quello che suole offrire la stampa locale sia avvertita dai lettori catanesi, e che essa ( 17 ) La tradizionale ambiguità ed irresolutezza politica della stampa di provincia ha giocato a favore della Tribuna del Mezzogiorno, giornale fiancheggiatore -dell'on. Martino, in occasione del contrasto delineatosi, tra lo stesso Ministro degli Esteri e l'on. Malagodi, ~lla vigilia del recente Consiglio Nazionale del P .L.I.. Senza commentare le due posizioni emerse all'inizio del Consiglio, e senza perciò scoprirsi nell'eventualità di un compromesso che desse ragione a tutti, il giornale si limitò a riprodurre per intero il discorso di Martino (accompagnandolo con una grande fotografia del medesimo, pubblicata senza didascalia), ed a sintetizzare in maniera estremarr1e11teconcisa quello dell'on. Malagodi. All'indomani del compromesso, il giornale poteva così rilevare senza batter ciglio che << l'operato dei ministri liberali al Governo » era stato approvato dal Consiglio, perchè << ispirato a fondate valutazioni politiche», e clie era stato contemporaneamente espresso << un voto di plauso al Segretario Generale on. Malagodi per l'opera svolta » ( cfr. i numeri del 26, 27 e 28 febbraio u. s.). Per evidenti ragioni La Tribuna è stato uno dei pochissimi giornali siciliani a farsi portavoce dell'on. Malagodi nello stigmatizzare l'operato della D.C., in occasione della riuscita manovra contro la riforma della legge elettorale siciliana. BiblotecaGino Bianco

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