Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

abbia provocato dei dissapori tra l'On. Bonino e l'Assessore regionale all'Industria: dissapori di cui si sono avuti echi nel Congresso del P.N.M. a Milano. Il giornale, la cui tiratura è alquanto diminuita rispetto ai brillanti inizi (si calcola intorno alle 14 mila copie), si giova ora, pe_ri « pastoni >> e per una saltuaria fornitura di <<fondi>>,della firma dell'articolista del Tempo di Roma, Alberto Giovannini, oltre che degli articoli del direttore Orsini. In complesso la Gazzetta del Sud è editorialmente molto più curata del suo concorrente messinese, La Tribuna del Mezzogiorno, sorto alla fine del 19S2, come reincarnazione del vecchio Notiziario, che chiuse i battenti poco dopo l'uscita del Bonino. Organo personale dell'attuale Ministro degli Esteri, On. Martino, ed affidata alla direzione di Girolamo Bellavista e Giuseppe Terruso - giovane <<tecnico>>del giornale, senza grande rilevanza politica, che si è sostituito, da un paio di mesi, nella condirezione, ~1 giornalista fascista Cesare Marroni (15 ) - La Tribuna è di proprietà della S.T.E.M. (Società Tipografica Editrice Messinese), della quale si dice sia azionista anche l'esponente liberale. Tra la Gazzetta e La Tribuna si accendono di tanto in tanto delle polemiche giornalistiche, nelle quali si tocca il fondo della bega provinciale, accesa e non ancora sopita, tra gli on.li Borrino e Martino, ispiratori dei due organi messinesi (16 ). Tra i quali . - come accennavamo poc'anzi - La Tribuna del Mezzogiorno appare il meno curato, invecchiato negli impianti editoriali ed ancor più povero - ( 15 ) Elemento di chiara indicazione reazionaria, squadrista, l'ex-condirettore Marroni era stato tra l'altro corrispondente de Il Popolo d'Italia, del Lavoro fasc1:sta, infine corrispondente di guerra della Gazzetta del popolo, e direttore de Il Mattino e de Il Giornale di Sicilia. Sue opere più importanti (ed eloquenti): Dal Mareb al Tacazzè, Mussolini sè stesso, Aspetti e problemi della R,ivoluzione spagnola. Non conosciamo con esattezza le cause del suo allontamento dalla direzione de La Tribuna. ( 16 ) In occasione defl' affare Montesi, Alberto Giovannini, articolista della Gazzetta, insinuò, in uno scritto in prima pagina, che Girolamo Bellavista fosse << amico di Nlontagna >>, ed in qualche modo coinvolto nella vicenda. Al che il Bellavista, direttore della Tribuna, replicò addebitando all'on. Bonino, editore del giornale avversario, certi non chiari trascorsi penali. Su questo tono, e giovandosi di titoli di prima pagina quali << Galantuomini e non », << L'amico di Montagna >>, << Risposta a galantuomini », la polemica si trascinò per molti giorni sulle colonne dei due organi messinesi, nel marzo del 1954. Bibloteca Gino Bianco

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