Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

• La Gazzetta del Sud risente, pertanto, della singolarità delle sue origini, e rispecchia la personalità del suo fondatore, industriale molitorio e grosso papavero locale, classico rappresentante di una disinvolta politica trasformista e provinciale. Deputato liberale nel '46 e nel '48, uscito successivan1ente dal P.1,.I. per i suaccennati contrasti, il Bonino ha recentemente aderito al P.N.M., conferendo al suo giornale una schietta colorazione reazionaria (13 ). La Gazzetta ebbe sugli inizi una rapida fortuna nelle provincie di Messina e di Reggio, superando le 20 mila copie di tiratura con bassissima resa. Essa esprimeva con efficacia il malcontento e l'animosità qualunquistica della borghesia provinciale contro la D.C.: sentimenti di per sè proclivi a concretarsi in una particolare forma di sovversismo di destra. In questi tre anni essa ha cambiato più volte direttore. Il primo, Gino Bruti, vecchio giornalista dal passato radicale, fu presto silurato in seguito a disaccordi col Bonino (pare che, per il suo comportamento durante que- - sta vertenza, il Bonino sia stato espulso dall'albo locale dei pubblicisti). Dopo un breve interregno, rappresentato. da Michele Torre, ex praticante del Paese-Sera (licenziato anch'egli dal Bonino perchè considerato troppo filogovernativo, magari per reazione alla sua provenienza), la direzione della Gazzetta del Sud è stata recentemente assunta da Orsino Orsini, giornalista di chiara osservanza reazionaria, ex gerarca fascista (14 ), già condirettore de Il Mezzogiorno di Alberto Consiglio e capo dell'Ufficio Stampa del P.N.M. L'Orsini, entrato in carica pochi mesi or sono, pare ,stia itn-- ponendo all'editore una linea indipendente, per quanto conservatrice. La pubblicazione di un articolo di Enrico Mattei, presidente dell'E.N.I., sulla· questione dei petroli, discordando con la linea di partito del giornale, pare ( 13 ) In occasione della recente manovra, ideata e realizzata dalla D.C. siciliana in combutta con l'estrema destra, per sottrarsi all'impegno di riformare la legge elettorale per il Parlamento Regionale in senso più favorevole ai partiti minori, il giornale dell' on. Bonino si è dimostrato decisamente entusiasta per l'operazione, tentando. di giustificarla e di esaltarla con funì.ose dissertazioni di tecnica elettorale, e di presentarla come il metodo migliore per evitare (mediante una concorde intesa tra la D.C., il P.N.M. e il M.S.I.) << una beffa sostanzialmente antidemocratica ad esclusivo, vantaggio dei minuscoli gruppetti di politicanti » ( dal numero del 31 marzo). ( 14 ) Fu redattore del Giornale-radio, e coprì varie cariche in seno al P.N.F. Tra le sue opere ricordiamo i titoli più significativi: Riti sull'altr.a sponda e Il nuovo-· volto dell'A lbanz·a. Bibloteca Gino Bianco

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