copie, con una irrilevante percentuale di resa. Malgrado la difficoltà di concordare esattamente sulle cifre, è comunque un fatto che « l'azie11da e organizzata in modo serio>> e che « il Banco di Napoli recupera attraverso di essa buona parte dei milioni che ingoiano i due quotidiani partenopei>> (9 ). Di più recenti origini, e di molto minore importanza e diffusione, è il secondo quotidiano pugliese: Il Corriere del Giorno di Taranto. All'origi11edella sua comparsa c'è un gruppo di giovani che facevano - nell'im- . mediato dopoguerra - una rivistina liberale, organo della sezione giovanile del P.L.I. tarantino, e poi del partito demoliberale, con una chiara ir1tonazione monarchica. Da settimanale la rivista diventa via via trisettimanale, e conduce la polemica istituzionale con una certa animazione. Nell'ambito di questa rivista si trovano gli attuali dirigenti de Il Corriere del Giorno; sorto, come quotidiano, nel 1946, ad iniziativa delle locali Associazioni industriale ed agraria: Franco Ferraiolo, Giovanni Acquaviva, Egidio Stagno, Franco De Gennaro. Direttore del giornale è - fino al '53 - Armando Zanetti, che si limita a fornire le corrispondenze da Roma. Adattandosi alla particolare situazione di Taranto, città industriale, il giornale ebbe, agli inizi, l'ambizione - al fine di inserirsi anche nel mondo operaio cittadino - di diventare un organo nel quale potessero rico11oscersi tutti gli interessi locali, anche quelli proletari. Questo indirizzo era voluto più dalla redazione locale, capeggiata dal Ferraiolo, che dal direttore, e discordava radicalmente con la fonte padronale che era all'o- , rigine del quotidiano: e ad un tale equivoco qualunq11istico i comunisti non tardarono a porre fine mediante una violenta polemica che culminò nella devastazione della tipografia da parte delle maestranze dell'Arsenale. In seguito a questo avvenimento, la linea del giornale si modifica, tendendo sempre più verso posizioni governative, finchè i primitivi proprietari non lo cedono alla S.T.E.I. (Società Tipografica Editrice Jonica), il cui pac1 chetto azionario appartiene ad una società finanziaria romana che fa capo alla D.C. Il giornale diventa così di esclusiva proprietà democristiana, e' quindi di allineamento ortodosso. Essendo stati rimodernati gli impianti, la tiratura cresce fino alle 8-9 mila copie, rispetto alle 3-4 mila della precede11te gestione. ( 9 ) Rinascita, cit. Bibloteca Gino Bianco .,
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