Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

, ·-- ,... stione di Trieste, alla quale - in certi momenti di maggior calore - ha ritenuto dovesse subordinarsi tutto il panorama delle nostre alleanze: la soluzione del problema non ha conseguentemente mancato di suscitare recriminazioni od accuse, a seconda delle sfumatur~ di ufficiosità dei vari quotidiani. Conseguentemente ad una tale impostazione, la C.E.D. è stata considerata, nelle redazioni meridionali, come un prodotto di importazione, e presentata, con malcelato scetticismo, come la soluzione esclusivamente militare del problema europeo, sènza che se ne p1enetrassero e divulgassero I le prospettive sostanzialmente rivoluzionarie. Dalla C.E.D. all'U.E.O. la transizione si è naturalmente verificata senza scosse o pentimenti: l'allineamento è s_tatototale. Di fronte a questi problemi - come dicevamo - la uniformità di tono della stampa di provincia è stata assoluta, specie dopo la palinodia europeistica delle destre. Nell'ambito di questa uniformità di visione, « il problema della autonomia, quale vessillo di battaglia, ha un carattere più dimostrativo che sostanziale » (3 ): un carattere del tutto particolare, quando si pensi che la defi11izione di << indipendente » serve non ad indicare una qualità strutturale del giornale, una precisa intonazione voluta dalla proprietà, o la esatta valutazione di un proprio compito esclusivamente informativo, ma soltanto ad autorizzare e giustificare la sua ambiguità, che è alla base della generale povertà di interesse e dello scadente livello giornalistico di tutta la stampa del Mezzogiorno. Legata per lo più alle tesi governative da interessi che sono solo mediatamente politici, essa cerca di chiarire in ogni modo la natura della sua adesione, tirando sarcasticamente in ballo << Bisanzio>> ed il « sesso degli angeli » ad ogni tentativo - da parte di chicchessia - di valutare politicàmente un uomo, un partito od un evento. È quasi superfluo otare che questa fondamentale ambiguità di tono trova il suo più appropriato campo d'azione nell'ambito dei rapporti con l'estrema destra, concretandosi in ~n atteggiamento che rende molto problematica la serietà della etichetta << di centro>>, cui - da De Gasperi in poi - aspirano i quotidiani di provincia a colore democristia110 o liberal trasformista (che sono la maggior parte): i quali - giova affermarlo con chiarezza - sono sostan- ( 3 ) Belf agor, cit. BiblotecaGino Bianco

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