Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

La svolta di Ugo La Malfa L'elezione del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera e la crisi del Governo Scelba segnano, o dovrebbero segnare, la conclusione di un ciclo politico, che ha avuto inizio in Italia nel 1947. Dopo la rottura dei governi di concentrazione, che furono diretta emanazione dei Comitati di Liberazione Nazionale, dopo la rottura, cioè, del fronte antifascista, fu iniziato, ad opera e per volontà di De Gasperi, quelìa collaborazione fra Democrazia Cristiana e partiti democratici laici, cl1e ha caratterizzato la nostra vita politica da quasi otto anni a questa parte. Si può dire, anzi, che una vera e completa vita democratica, con le articolazioni che essa comporta, si ebbe solo con la cosiddetta politica <<quadripartitica» e le azioni e reazioni che essa produsse. Sono note le ragioni che hanno portato De Gasperi da una parte, e i democratici laici dall'altra, ad accettare e perseguire una tale politica. Nonosta1ìte il successo riportato contro il governo laico di Ferruccio Parri, e nonostante il crescente consolidamento della D.C. in confronto agli altri partiti, consolidamento confermato dalla vittoria elettorale del 1948, De Gasperi ha costantemente avvertito l'intima debolezza di una posizione « guelfa » in Italia. Essa, per un uomo nutrito di esperienze storiche, e meditativo, come il capo indiscusso della D.C. ha mostrato di essere, il rapido, imprevedibile e imprevisto successo della D.C., in un paese che aveva raggiur1to la sua unità attraverso una fondamentale lotta contro il potere ten1porale della Chiesa ed il clericalismo, non poteva non contenere in sè i germi di lotte e di tensioni future. D'altra parte, i democratici laici non potevano ignorare che il partito laico più forte, nei confronti della D.C., e~a il Partito Comunista, che la forza di tale partito veniva accresciuta per [6] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==