bisogna mediare interessi contrastanti, perchè chi è più a valle presen~a evidentemente esigenze diverse da chi è a monte. Se abbiamo voluto indugiare su queste considerazioni è perchè non si creda che una sistemazione sia pure provvisoria delle zone colpite dal nubifragio sia cosa da poco. La polemica che da destra e da sinistra si è scatenata sull'operato del Governo ed in particolare sulla legge del Ministro Romita relativa alle provvidenze straordinarie per le zone alluvionate nei Comuni della Provincia di Salerno, pubblicata_ di recente nella G.U. del 23 aprile 1955, parla di una città provvisoria di macerie non rimosse, di case ancora inondate dalle acque, di 2449 famiglie ancora senza tetto, e così via. Ora qui bisogna intendersi. La sistemazione definitiva dei corsi d'acqua e quella delle montagne è problema troppo ampio perchè si possa seriamente pensare di risolverlo in modo definitivo nello spazio di qualche mese. È un pro,blema la cui soluzione importa anzitutto uno studio complesso ed approfondito del comportamento dei torrenti dopo la nuova sistemazione naturale, che ha rialzato i loro letti primitivi, a volte, come a Vecete ed a Ponteprimario, addirittura di quattordici metri. È chiaro~ perciò, che le opere necessarie ed urgenti per la sistemazione dei corsi d'acqua non potevano avere che carattere provvisorio; ed altrettanto chiaro è che è inutile star lì a rimuovere macerie o a completare demolizioni, fino a quando non sarà stabilito se e dove bisognerà ricostruire, in relazione alla definitiva sistemazione dei torrenti; come pure è evidente che vi sarà sempre acqua nei terranei, fino a quando questi si verranno a trovare al di sotto del livello dell'acqua. Ma se qui la polemica fa torto all'intelligenza, altrove fa torto alla . \ ver1ta. Non vogliamo soffermarci sul fatto dell'ormai completo ripristino della viabilità dei due ponti alle porte di Salerno, (uno è stato aperto al transito in questi giorni, l'altro è in fase di avanzatissima costruzione, sotto quello provvisorio dell'Anas) nè sul completamento dei progetti degli acquedotti di Corpo di Cava, Badia di Cava, Vietri, Maiori e Minotii (mentre scriviam·o risulta già appaltata la costruzione in nuovo tracciato di quello di Vietri e vanno in appalto quelli di Minori e di Badia di Cava), ma val certo la pena n·otare, e sottolineare, -come è doveroso, la tempestività dell'intervento gover .. nativo nel problema di primissimo piano delle popolazioni r·imaste senza tetto, che già il 19 novembre, cioè a soli venti giorni dal nubifragio, risultavano appaltati sei edifici a l\,faiori, due a Tramonti, due a Cava dei Tirreni, otto a Vietri e dieci a Salerno per complessivi 236 alloggi. Al momento attuale, o con assegnazioni stra.ordinarie sui fondi della legge 9 agosto 1954 n. 640, e della legge 31 luglio 1954 n. 626, o co•n l'interve11to di enti vari e di privati, sono in fase di avanzatissima costruzione, o in corso di appalto, 91 fabbricati per complessivi 1063 alloggi; e si deve anche tener presente, che nel frattempo il numero degli cc assistiti » a cura della Prefettura di Sa- [57] Bibloteca Gino Bianco ·
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